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Cairo: “Stiamo valutando più profili di attaccanti, abbiamo tempo fino al 31 agosto”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il presidente del Torino Urbano Cairo al termine dell’amichevole con la Pro Vercelli ha parlato in conferenza stampa rispondendo in particolare alle domande sull’arrivo dell’attaccante e sulle voci di possibili cessioni riguardanti Maksimovic e Peres.

Com’è stato il ritiro a Châtillon?

“Direi molto positivo, ho parlato con i miei collaboratori, con il mister e con i giocatori e sono tutti molto contenti, si sono trovati tutti benissimo. La località è meravigliosa, l’accoglienza e l’ospitalità sono state eccezionali”.

Tornerete qui il prossimo anno?

“Direi di sì, abbiamo iniziato quest’anno, il posto è bello, ci è piaciuto e quindi speriamo di continuare a venire a Châtillon”.

Parlando dell’amichevole con la Pro Vercelli, come ha visto i giocatori nuovi?

“Molto bene i nuovi, ma anche molto bene i “vecchi”. Ho visto una padronanza in Glik e Moretti e in Gaston Silva, che era un po’ che non vedevo, che sembrava un veterano. A ma non piace mai citare un giocatore in particolare perché quello che conta è la squadra. I nuovi hanno fatto vedere delle bellissime cose, io ero seduto con Petrachi dietro la porta e ho visto Zappacosta sia in occasione del gol sia in quella del rigore e si è mosso da esterno alto, quindi promette bene, ma ho visto bene anche Acquah, Baselli, Avelar, mi spiacerebbe dimenticare qualcuno, però tutta la squadra era in palla. L’impegno di oggi era un’amichevole, ma la Pro Vercelli è squadra da rispettare, ha disputato bene la serie B e si è salvata. Queste partite sono sempre difficili perché gli avversari che affrontano il Toro disputano la partita della vita e ovviamente cerca di metterci in difficoltà, infatti li ho visti molto determinati, poi quando hanno preso gol si sono aperti un po’ di più e abbiamo segnato con maggiore facilità”.

Sono tanti i rumors sulle possibili partenze di Maksimovic e Peres, ha ricevuto offerte clamorose?

“Ho già detto in passato che noi siamo contentissimi dei nostri giocatori e della rosa che abbiamo e semmai la vogliamo potenziare con un ulteriore attaccante, pur avendone già adesso quattro ottimi. Leggo di Maksimovic, ma io il Napoli non l’ho mai sentito e non ho mai ricevuto un’offerta, peraltro leggo per Nikola valutazioni molto distanti rispetto a quelle che si fanno per Romagnoli, giocatore validissimo, che volevamo prendere due anni fa e la Roma non lo cedette, ma seppur fortissimo non lo è più di Maksimovic. Al nostro difensore teniamo moltissimo e a meno di un’offerta clamorosa, che poi vuole dire tutto e niente, rimane”.

Si aspettava un Baselli già così inserito negli schemi di gioco?

“L’ho detto che non voglio parlare dei singoli. Baselli se l’abbiamo pagato la cifra che abbiamo versato per lui e Zappacosta qualche cosa vorrà dire, infatti, durante l’amichevole a Petachi ho detto, quando Davide ha fatto vedere due-tre giocate, che l’avevamo pagato molto, però vale i soldi spesi”.

Con Zappacosta a certi livelli forse Peres può essere ceduto?

“Ma no, come ho detto prima, non vogliamo indebolirci, certo che non vogliamo neppure penalizzare qualcuno. Di Zappacosta abbiamo detto, è all’inizio e sta macinando chilometri per acquisire la forma migliore, ma già oggi l’ho visto in buone condizioni, così come Peres. Vediamo quindi, ma io cercherei di non toccare la rosa, ma possibilmente di rinforzarla, a meno di offerte clamorose”.

Maksimovic e Peres le hanno chiesto espressamente di essere ceduti?

“Io parlo con tutti i giocatori, ma non abbiamo avuto richieste di essere ceduti o altro”.

Sulla trattativa per Hernandez conferma le notizie che arrivano dall’Inghilterra?

“Non dico con chi trattiamo o che cosa facciamo perché non è bello nei confronti delle altre società e che magari non li vogliono vendere oppure non sono contente che si sta trattando o si sta cercando di prendere un giocatore. Noi abbiamo una serie di obiettivi e come tali possono essere realizzati nel momento in cui c’è dall’altra parte una disponibilità a vendere e poi si tratta sul prezzo, ma se non c’è la disponibilità a cedere non si può palare di nulla. Per cui stiamo lavorando per avere un attaccante in più, pur avendone quattro di buonissimo livello, ma uno in più ci potrebbe stare e di conseguenza, come dicevo, stiamo cercando di chiudere un’operazione in più, però non so in che tempi, lo faremo e abbiamo tempo fino al trentuno agosto e vedremo che cosa riusciremo a fare. Non abbiamo l’impellenza di chiudere subito, se arriva prima è meglio però abbiamo già consegnato al mister la rosa al 96 per cento. Si fanno nomi, ma non voglio dire niente perché poi magari stupiamo tutti, i mondo è pieno d’opportunità  e dobbiamo valutarle bene in modo da inserire l’attaccante giusto nello spogliatoio, che è sano e di qualità dove tutti si danno da fare l’uno per l’altro. A noi hanno offerto tanti attaccanti, anche importantissimi, che per un motivo o per l’altro non avevano il profilo adatto”.

Tipo Balotelli e Cassano?

“No, loro non mi sono stati offerti”.

Forse Destro?

Il presidente fa una smorfia e ride (ndr).

La rosa dei papabili si sta allargando, vero?

“Sì, delle proposte pervenute se non arriviamo a dieci poco ci manca. Non li abbiamo scartati, ma li stiamo valutando”.

A parte l’attaccante potrebbero arrivare altri giocatori?

“No, perché abbiamo una rosa vastissima e sapete che da quest’anno sono bloccate a 25, quindi non possiamo prenderne in più e non poterli neanche presentare. Noi abbiamo tre portieri, dieci difensori, sei centrocampisti e cinque attaccanti (il presidente include quindi anche la punta che dovrà arrivare, ndr) fanno ventiquattro e con Farnerud, che è infortunato, siamo a venticinque. Non abbiamo spazio per altri giocatori”.

Stevanovic andrà via o visto l’infortunio di Farnerud il mister preferisce tenerlo?

“Non lo so, si sta impegnando molto. È un giocatore, secondo me, di grandissime potenzialità, è con noi da tanti anni è ha fatto buone cose nella stagione che ci riportò in serie A ed aveva vent’anni. Ha qualità fisico-tecniche importantissime e lo vedo anche bene dal punto di vista mentale, quindi credo che possa essere pronto a fare passi avanti importanti, magari non nel Toro, ma altrove. Lo vedo benissimo in questa rosa”.

Avete del rammarico per la mancata qualificazione all’Europa League vista la sconfitta della Sampdoria nella gara d’andata per quattro a zero?

“Quel che è fatto è fatto, noi viviamo di futuro non di passato. L’anno scorso è stata un’annata molto buona, siamo arrivati al nono posto a due punti dall’Europa League dove abbiamo fatto un cammino strepitoso, ci siamo tolti tante soddisfazioni dal San Mamés, alla Juve, al Napoli, all’Inter e poi quest’anno vedremo”.

Quest’anno punta a tornare in Europa League?

“Non mi sentirete mai dire una cosa del genere, si procede partita per partita, cerchiamo di avere i piedi per terra e puntare a fare le cose per bene perché se si fa così le cose avvengono di conseguenza, Non voglio fare proclami inutili che non servono a nulla, anzi”.     

 


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