Cairo, Tesoro e adesso l'azionariato reale diffuso
Fonte: Radio Beckwith
Sotto la Mole sta prendendo piede una nuova iniziativa finanziaria che permetterà ai tifosi di partecipare direttamente alla vita societaria del Torino. Tutte le notizie si possono trovare su www.toromio.net ma per saperne di più abbiamo contattato i due principali esponenti dell’iniziativa che fanno parte della consulta. Sono entrambi medici del CTO e fanno parte del Toro Club CTO, Guido Regis, il presidente, e Bartolomeo Operti. “L’idea è partita da un tifoso, Luciano Cavagnero, che ha studiato le varie realtà europee, come il Barcellona per esempio, per una forma di azionariato popolare. Da qui è nato un libro divulgativo, edito a sue spese, da presentare ai tifosi (collegandovi al sito chiunque lo può richiedere, ndr). Spieghiamo subito che non si tratta di azionariato popolare, perché nel caso bisogna che la società abbia uno stadio di proprietà, o altri beni propri, ma che stiamo parlando di azionariato reale diffuso. Chi sottoscrive una certa quota può partecipare direttamente alla vita della società investendo il denaro in qualcosa di tangibile. Come aiutare il settore giovanile, ricostruire il Fila per esempio e così via. In pratica si arriverebbe ad una public company”, spiega Guido Regis.
L’operazione è partita da poco e l’obiettivo è quello di arrivare a un milione di euro. Al raggiungimento di tale cifra sarà fissato un appuntamento con il presidente di turno che sicuramente non disdegnerà di poter avere tra le mani del capitale fresco da investire. La quota minima è di cento euro, chi è interessato può compilare il form che trova sul sito. Tutto verrà ovviamente controllato per le garanzie di rito ma chi vuole investire di più è libero di farlo. Inizialmente nascerà un’associazione con uno statuto redatto da un notaio (lo sta seguendo un noto professionista torinese) che potrebbe già essere pronto per il prossimo lunedì, come ha fatto sapere Regis. Sarà in seguito votato il membro che rappresenterà l’associazione all’interno della società. La sede amministrativa sarà presso il notaio, ma si troverà anche un locale per le riunioni. All’iniziativa stanno lavorando molti professionisti di vari settori, ma anche gente comune che ha voglia di impegnarsi in questo progetto che si frappone in questi giorni alla voglia di vendere, poca, di Cairo e la volontà dei Tesoro di rilevare il Torino.