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Cairo: "Ventura è un patrimonio del Torino. Penso che Cerci e Immobile si siano pentiti!"

di Lorenzo Buconi

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport, nella quale ha toccato diversi temi. Ecco le sue dichiarazioni:

Presidente Cairo, si rende conto che i tifosi del Toro sono depressi? 
"Ho massimo rispetto per i nostri tifosi e per la loro depressione, ci mancherebbe, però non vorrei che si perdesse di vista la realtà".

Sia sincero: non può essere contento dopo sei sconfitte e qualche brutto scivolone... 
"Di queste sconfitte, solo due mi hanno seccato: quella contro la Sampdoria e quella di Helsinki. Partite in cui l’atteggiamento della squadra non è stato consono all’importanza dell’impegno. Contro Verona e Lazio non meritavamo di perdere, a Napoli è stata una sfida a due facce... e la Roma, cosa vuole, è la Roma. Tra l’altro, era inferocita dopo due batoste". 

Parliamo di Ventura. A settembre, in piena euforia, aveva parlato di parte sinistra della classifica da occupare in pianta stabile e di musichetta di Champions, a Roma ha raccontato che il primo obiettivo è il mantenimento della categoria.
"Non possiamo ambire solo alla salvezza, però il must dei 40 punti è il primo step, obbligato e obbligatorio. Per noi e per altre quattordici formazioni. Il secondo step è la parte sinistra della classifica, che ci può onestamente competere". 

Ventura a Helsinki ha urlato contro tutti, dalla società ai giocatori... 
"Per me è un patrimonio del Torino. Lo metterei sotto una campana di vetro per evitare che invecchi. Mi dia retta: se un giocatore lo segue, in mano a lui può non avere limiti. Poi ci sta che si incazzi... A Roma gli ho parlato e l’ho trovato sul pezzo". 

Comunque si rassegni, i tifosi le rinfacceranno per un pezzo le cessioni di Immobile e Cerci. E l’acquisto di Amauri... 
"Cominciamo da Immobile e Cerci. Sono stato messo spalle al muro. Con Immobile ero in minoranza, visto che oltre a Ciro anche la Juventus, che possedeva l’altra metà del cartellino, premeva per la cessione. Cerci non voleva più stare, ambiva a disputare la Champions. Non volevo farlo, mi hanno costretto. Ma io giro la domanda: chieda a Immobile e a Cerci se lo rifarebbero di andarsene. Ho un sospetto: credo di no...".

E Amauri? E Larrondo? E Barreto? 
"E Quagliarella? Fabio è partito bene, ha segnato 5 reti... Amauri vuole incidere, sarà utile. Mancano 5 gare di campionato e due di Europa League, compattiamoci, teniamo duro, poi a gennaio miglioreremo. Sta nella logica delle cose, abbiamo occhi per vedere e testa per capire... Non sarà un mercato di riparazione ma un mercato di implementazione: abbiamo necessità di inserire giovani nuovi".