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Cairo vs Petrachi. A chi giova questa querelle infinita?

di Marina Beccuti

Il Torino, comunque vada, un sostituto di Petrachi lo dovrà trovare, perchè è impossibile pensare ad una riconciliazione. Ma questo tiramolla tra le parti non giova a nessuno. Si capisce e si comprende l'irritazione di Cairo per il tradimento, che non si aspettava dopo dieci anni di onorevole servizio. Il ds leccese, diciamolo, non si è comportato bene, perchè ha fatto gli affari suoi, o meglio quelli della Roma, senza aver risolto prima la situazione al Toro. Cairo non perdona chi tradisce e farà di tutto per bloccargli la carriera in giallorosso, perchè non liberandolo non permette nemmeno al club giallorosso di fare mercato, senza poter usufruire di un ds che possa lavorare per loro ufficialmente. Ufficiosamente non serve.

Adesso anche la Roma si sarebbe stufata della situazione e avrebbe dato un aut aut a colui che ancora non è un loro stipendiato, ma si è fatto beccare mentre trattava con il nuovo allenatore capitolino.

Ma questo ritardo non giova nemmeno al Torino che, si dice, abbia promosso Bava al ruolo di Petrachi, ma ancora deve sostituire il responsabile del settore giovanile per il prossimo anno.

I granata non hanno necessità di rifare la squadra, devono solo fare dei ritocchi, che devono essere di qualità se vogliono aumentare l'asticella del prossimo campionato e andare in Europa League, o puntare alla Champions, senza aspettare i ricorsi vari di quest'anno, che logorano e alla fine fanno perdere tempo.

Meglio risolvere subito la situazione, della serie mettetevi d'accordo e trovate una soluzione in fretta, gli altri fanno affari e al Toro manca ancora un ds ufficiale.


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Domenica 15 dicembre
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