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Camolese: "Nessuna paura, ma voglio una squadra combattiva"

di Marina Beccuti

Camolese oggi ha incontrato i media, nell'intervallo delle due sessioni di allenamento. Puntualissimo sull'orario, il tecnico granata ha fatto le sue prime valutazioni dopo una settimana di allenamento: "L'impressione che ho avuto da parte dei giocatori è quella di una grande disponibilità, ma è scontato che sia così, vediamo tra venti giorni. Il gruppo non è ancora al completo, per alcuni manca la riabilitazione, tipo Corini, Bianchi è da valutare, con un programma da seguire, mancano i due nazionali che li avrò solo giovedì, per cui anche Dzemaili e Saumel dovranno poco per volta adattarsi ai nuovi meccanismi. La vera aggregazione però deve arrivare in campo, strada facendo verificheremo insieme, contro la Sampdoria si è notato che la squadra era disgregata".

Camolese ha poi aggiunto a proposito del suo predecessore: "Novellino lo stimo molto, non l'ho sentito, però mi ha fatto piacere quello che ha detto, merita un grande futuro altrove".

Sulla squadra ha commentato: "Non mi sembra un gruppo impaurito, vedremo quando scenderemo in campo. A me interessa una squadra che combatte ed esce dal campo sempre a testa alta. Com'è cambiata la mia vita? Ho fuso il telefonino, sono esonerato come padre, scherzo, però ho tanto da fare e voglio essere il più lucido possibile. Sono sempre stato identificato come persona che ci tiene al Torino, poi la professione è un'altra cosa, la fede si deve inserirsi in questo contesto. Queste nove partite servono per costruire il mio futuro con questo gruppo di giocatori, vorrei però che le migliori aspettative si rispecchiassero nei giocatori, per creare attorno a loro l'ambiente giusto per motivarli a mille. I giocatori hanno parlato bene di me? Vorrei i loro complimenti magari fra tre mesi, comunque sia andata. L'importante è avere al mio fianco gente che la pensa come me, in primis la società. Io posso indicare una strada sperando che gli altri mi seguano e ci credano. Tutti i giocatori avranno le mie attenzioni, nessuno escluso. Non ho esitazioni a schierare chi mi darà garanzie sotto tanti aspetti".

Su un eventuale nuovo schema il mister granata non si sbilancia: "Volendo scegliere la difesa a tre i giocatori per farlo ci sono, anche se finora è stata allenata a giocare in un altro modo, dunque non voglio buttare al vento quanto fatto in precedenza. Lo schema lo posso cambiare anche a partita in corso a Palermo. Io parlo con tutti per farli rendere al massimo, voglio costruire il Toro non scimmiottare qualcun altro".

Camolese di se stesso ha detto: "Secondo me sono migliorato rispetto al mio passato in granata, ho fatto esperienze di vario tipo, sono diventato più duttile. L'emozione più grande sarà quella di creare un gruppo che sa dove vuole andare, per questo aspetto le prossime partite per capire se questo lavoro produrrà gli effetti richiesti. Il senso di appartenenza non si può dire a parole ma con i fatti. Il mio vantaggio è quello di conoscere l'ambiente, ma questa è un'altra storia rispetto a quella precedente, io mi devo giocare il futuro, guardando avanti e non indietro. La serie A è un bene prezioso per tutti, anche per gli stessi giocatori. Sì, è vero, ho trovato un ambiente più maturo di quello che lasciai con Cimminelli, dal di fuori invidiavo persino questa nuova atmosfera, ovvero una maggior maturità rispetto al passato. Mi fa piacere questo atteggiamento".

Ora Camolese ha trovato un ambiente un po' depresso, atteggiamento che però non piace al mister: "La depressione attuale? Non mi piace parlare in questi termini, tutti dobbiamo cercare qualcosa di positivo nel futuro, succede anche alla gente comune vivere situazioni difficili, non voglio fare sociologia, ma noi nel calcio siamo pur sempre privilegiati, dunque è fuori luogo parlare di depressione".

Prime impressioni di questa nuova avventura in granata? "Nel Toro attuale mi sto trovando bene, è normale che un presidente chieda come sta la squadra, è giusto che sia così, gli osservatori esterni sono i miei riferimenti. Poi le scelte toccheranno a me. Qui c'è grande rispetto per il lavoro di ciascuno di noi. Non ho fatto calcoli e spero che nessuno dei miei giocatori lo faccia, sapendo che ci sono sempre i tre punti a disposizione. Oggi è la prima volta che li vedrò a giocare. Bianchi? Al martedì è troppo presto per stabilire chi potrà gocare e chi no. Sono soddisfatto dello staff a disposizione, c'è ottima sintonia e coesione con il preparatore, l'allenatore portieri e chi riabilita, le decisioni verranno prese tutti assieme".


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