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Carlo Nesti: "Un derby a suon di pioggia e tacchetti"

di Marina Beccuti

E’ stato un derby anglosassone, a suon di pioggia e tacchetti. La vittoria è andata a una squadra, la Juve, con 44 punti di vantaggio sull’altra, più forte da ogni punto di vista, e in grado di imporre gioco e occasioni (14 tiri a 3). Ma la sconfitta è apparsa immeritata per il Toro, che ha sempre mascherato il divario, che è stato esemplare tatticamente, a protezione dello 0-0, che ha reclamato per una trattenuta di Bonucci su Jonathas in area, e che si è arreso solo dopo 81 minuti. Urgono 2 riflessioni: una sulla eventuale cessione di Vidal, bomber scatenato con 13 gol stagionali, e l’altra sull’eventuale perdita di Bianchi, consistente e roccioso nel fango. Mentre la Juve vola verso lo scudetto, il Toro frana in zona retrocessione: 23 reti subite nelle ultime 9 partite, e troppe nei finali, sono una maledizione.   


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