Caro Babbo Natale un portiere, un centrocampista e un bomber per il Toro. Grazie
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il Torino ha bisogno di decollare, anzi, prima di trovare il giusto assetto per poi decollare, quindi confidando di essere stati abbastanza buoni ci si può rivolgere a Babbo Natale per perorare la causa granata e chiedergli nella letterina di esaudire tre desideri: un portiere di carattere che non si lasci prendere in alcuni frangenti dall’indecisione, un centrocampista che abbia doti ed esperienza per essere un regista valido e un attaccate che segni con discreta regolarità. Senza nulla togliere agli attuali giocatori in rosa, per il bene del Toro si vorrebbe un po’ più di spessore tecnico. Sia chiaro, non si chiedono Neuer, Pirlo con dodici anni di meno e Messi, basterebbero tre che abbiano un’età compresa fra ventiquattro e ventisei anni e che siano avvezzi a giocare in squadre di media classifica, per essere precisi in formazioni che negli ultimi cinque anni non si siano mai piazzate oltre il settimo posto e magari siano arrivate anche al quarto nei principali campionati europei, quindi o italiano o inglese o tedesco o spagnolo e volendo allargare l’orizzonte anche a quello portoghese, francese o russo.
Cairo e Ventura potrebbero obiettare che il Torino in questo inizio di stagione ha fatto più punti dell’anno scorso e che ci sono stati infortuni che non sempre hanno permesso di schierare la formazione più adatta all’avversario di turno. Nulla da eccepire i numeri non mentono mai, però è anche vero che il numero dei gol subiti è stato superiore e che gli attaccanti stanno segnando poco, otto gol in sedici partite sono un bottino un po’ scarno se si hanno ambizioni un tantino superiori a un tranquillo e anonimo piazzamento finale a metà classifica. Se a tutto questo si aggiunge che il numero medio di azioni offensive in ogni partita vede il Torino all’ultimo posto della serie A, così come la velocità d’azione degli attaccanti e i palloni intercettati in assoluto e nella metà campo avversaria, un pochino meglio i dribbling tentati e riusciti che vedono i granata al sedicesimo posto (come da statistiche riportate da Tuttosport il ventiquattro dicembre a pagina otto). Si deduce che il gioco del Torino non produce effetti particolarmente positivi perché in fase offensiva è lento, con errori nei passaggi e con non molti duelli uno contro uno vinti.
Il gioco deve essere migliorato, se non ci saranno dei cambiamenti sostanziali il resto della stagione continuerà con risultati altalenanti e senza particolari soddisfazioni, se non estemporanee. L’innesto di almeno un giocatore di qualità per reparto e il rientro di Maksimovic dall’infortunio potrebbero bastare per puntare con decisione a un posto utile per l’Europa League perché il campionato, per fortuna del Torino, non ha ancora accelerato e ci sono molte squadre che con un filotto di vittorie e senza grandi scivoloni nel girone di ritorno possono lottare per il quinto posto.
Caro Babbo Natale per favore pensaci tu, non ti affannare hai tempo fino al quattro gennaio quando ufficialmente riapre il calciomercato, ma i tifosi del Toro, quelli veri, meritano una squadra degna della maglia granata simbolo da sempre di valori sportivi e di carattere.