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Castro può essere la risorsa in più per il centrocampo del Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Benassi, Valdifiori e Baselli sono la triade titolare che forma la mediana del Torino di Mihajlovic e hanno il compito di dare equilibrio a tutta la squadra sia in fase offensiva sia in quella difensiva. Chi gioca a centrocampo ha un dispendio di energie è elevato e, infatti, sempre almeno uno, il più delle volte due e in qualche caso anche tutti e tre i giocatori che ricoprono questo ruolo sono stati sostituiti dal mister nel corso delle partite. Questo significa che in panchina devono esserci alternative di sostanza per non far scendere il livello qualitativo della squadra in campo. Acquah, Vives, Obi e i giovani Lukic, Gustafson e Aramu, quest’ultimo può essere utilizzato anche come esterno d’attacco, sono gli uomini che ha avuto a disposizione Mihajlovic, ma stando alla stretta attualità dei secondi tempi del Torino queste alternative, per un motivo o per un altro, non si sono rivelate sufficientemente all’altezza, infatti, i granata nelle riprese hanno subito ben diciotto gol, con una media di uno a partita. Per la precisione quattro tra il quarantaseiesimo e il sessantesimo, cinque tra il sessantesimo e il settantacinquesimo e ben nove nell’ultimo quarto d’ora più recupero. E’ evidente che la squadra va in difficoltà quando in campo il numero dei titolari diminuisce.

Acquah, se supera il fastidio ai flessori della coscia sinistra accusato al termine della sfida contro il Genoa, andrà a giocare la Coppa d’Africa che si svolgerà dal quindici gennaio al cinque febbraio saltando le gare con Milan, Bologna, l’eventuale quarto di Coppa Italia, Atalanta ed Empoli. Obi è sfortunato e spesso deve alzare bandiera bianca poiché è infortunato. Aramu andrà via in prestito perché nel Torino non trova spazio. Lukic e Gustafson sono ancora acerbi e non possono fornire quelle garanzie che occorrono a una squadra che lotta per l’Europa League. Vives ha trentasei anni compiuti nel luglio scorso. Almeno un rinforzo è d’obbligo.

Chi può fare al caso del Torino? Castro del Chievo. Può essere utilizzato sia come ala sinistra sia come destra, ma anche come centrale. E’ in Italia dal 2012, quindi, conosce il nostro campionato, ha già giocato anche nel Catania. Ha ventisette anni e di conseguenza non è né troppo giovane né con troppe primavere sulle spalle. Fisicamente sta bene e ha giocato con continuità disputando 16 partite in campionato per complessivi 1338 minuti realizzando due gol e quattro assist e in Coppa Italia una gara segnando una rete e stando in campo per ottantasei minuti. Il valore del suo cartellino è di sei milioni di euro e ha uno stipendio di 300 mila. E’ una persona molto gioviale che si diletta a cantare con buoni risultati, quindi, dovrebbe inserirsi bene nello spogliatoio. Soprattutto è forte fisicamente, ha spiccate doti offensive, ha corsa e dribbling e ama arrivare sul fondo e crossare, tenuto conto che può essere utilizzato in tutti i ruoli del centrocampo, anche se predilige stare a sinistra, è, quindi, il candidato ideale per rinforzare la mediana di Mihajlovic.