C’è attesa per il debutto in campionato dei granata
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Questa sera inizierà il campionato, ma per vedere il Torino all’opera bisognerà attendere fino a domani quando i granata faranno il loro esordio a Frosinone, squadra neo promossa, quindi sulla carta alla portata, ma che non va sottovalutata. Il collettivo allenato da Stellone, ex di turno, è collaudato e ha nella tenuta atletica il suo punto di forza, mentre il Torino ha dalla sua un impianto di gioco che è quasi un marchio di fabbrica e un gruppo che è un giusto mix fra giocatori esperti e giovani di qualità, attendersi quindi una bella partita non è eccessivo. La squadra di Ventura dovrebbe riuscire a portare a casa i tre punti, però la vittoria non deve essere considerata un risultato scontato.
Fra i tifosi del Toro la domanda più ricorrente è: quali traguardi potrà raggiungere la squadra? Tutti sono convinti che la rosa per questa stagione sia la migliore dell’era Cairo, fra pochi giorni ci sarà il decimo “compleanno” da presidente. Le aspettative quindi sono alte, non che il popolo granata pretenda lo scudetto o la lotta per un posto in Champions, ma uno in Europa League sì. Il traguardo è alla portata? Non è facile rispondere, non perché non ci si voglia sbilanciare per non correre il rischio di essere additati come coloro che hanno sbagliato la valutazione, ma per le incognite che esistono sull’andamento del campionato da una parte e su quanto la rivoluzione avvenuta nel Torino a centrocampo, con l’immissione di parecchi giovani, possa dare garanzie per tutta la stagione dall’altra.
Non si discute che l’aver preso giocatori del calibro di Baselli, Belotti, Zappacosta, Avelar, Acquah e la conferma di Benassi siano state mosse di mercato degne di rispetto, magari qualche dubbietto c’è sulla tenuta fisica di Obi perché il calciatore ha accusato problemi sia nel precampionato e anche domani non sarà a disposizione di Ventura, ma questo può capitare, quindi non inficia il giudizio positivo sulla condotta del mercato estivo. L’incognita sta nel fatto se questi giovani sapranno reggere i momenti difficili che accadono a tutte le squadre nell’arco del campionato e il fatto che siano concentrati soprattutto a centrocampo, zona nevralgica e delicatissima per gli equilibri del gioco, rende complesso affermare dove potrà arrivare questo Torino. Spesso, come già accaduto la scorsa stagione, non si raggiunge un obiettivo per un soffio e aver assaporato dopo vent’anni l’Europa e restarvi poi nuovamente fuori rischia di creare delusione pur avendo una squadra niente male, ma non abbastanza forte da competere a certi livelli. Ecco che l’atteggiamento che il Torino avrà domani sera con il Frosinone sarà molto importante per iniziare a capire il carattere del gruppo, i “vecchi” dovranno saper trascinare i più giovani e tutti insieme puntare a vincere, per raggiungere traguardi internazionali non basta avere i piedi buoni serve anche tanta determinazione che in campo si traduce con concentrazione dal fischio iniziale a quello finale per non commettere errori e saper sfruttare ogni occasione che capita sia che si giochi con il Frosinone sia che si affronti la Juventus.