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Chi in porta al Torino tra Gomis, Skorupski e Viviano in attesa di Zaccagno?

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Con Mihajlovic allenatore del Torino la squadra cambierà modo di giocare e di conseguenza anche alcuni interpreti in tutti i ruoli, quindi anche in quello del portiere. Padelli, arrivato in granata nel 2013, difficilmente continuerà a essere il portiere titolare e di conseguenza con Castellazzi in scadenza di contratto e con quaranta primavere sulle spalle, festeggerà 41 anni il diciannove luglio prossimo, e Ichazo che non ha del tutto convinto non ci sarebbe da stupirsi che a difendere la porta del Torino arrivino almeno due nuovi volti, dato per scontato il rientro dal prestito di Alfred Gomis. I nomi più gettonati in questo periodo sono Skorupski e Viviano con Berisha come alternativa a uno dei tre.

In uno scenario con tre addii, Padelli ceduto con tanto di plusvalenza perché arrivò a parametro zero dall’Udinese, Castellazzi senza rinnovo di contratto e Ichazo dato in prestito o ceduto anche lui, si profila una “rivoluzione” fra i pali granata. Gomis dopo tre anni d’esperienza in serie B con Crotone, Avellino e Cesena, squadre dove ha sempre fatto bene, è pronto per la massima divisione, dipenderà da Mihajlovic decidere se può concorrere subito per un posto da titolare oppure se ha bisogno di un po’ di tempo, visti i suoi ventidue anni, per dare garanzie sufficienti per blindare la porta del Torino. Ecco che quindi Skorupski e Viviano per età ed esperienza possono completare il terzetto garantendo la giusta concorrenza per un ruolo così delicato com’è quello del portiere. Skorupski in questa stagione in forza all’Empoli, ma il cartellino è di proprietà della Roma, ha venticinque anni e con i toscani ha disputato un buon campionato, potrebbe arrivare in prestito e comunque il prezzo del suo cartellino si aggira sui 2,5 milioni. Viviano ha trenta anni ed è già stato alle direttive di Mihajlovic due stagioni fa nella Sampdoria, che dopo averlo avuto per due anni in prestito dal Palermo ha l’obbligo di riscattarlo a fine giugno. Investire su di lui potrebbe essere considerato oneroso dal Torino, ballerebbero 4-5 milioni di euro, tutto sta a vedere se Mihajlovic insiste per averlo. Sullo sfondo c’è Berisha della Lazio, ha ventisette anni e il suo contratto scade nel 2017, trattare con Lotito non è mai facile, ma l’albanese non è titolare e quindi la valutazione di circa quattro milioni potrebbe essere trattabile.

C’è chi vorrebbe promosso in prima squadra Andrea Zaccagno, ottimo portiere della Primavera, che si sta conquistando la fama di promessa del calcio italiano e non sono in pochi che dicono di lui: “Non è meno forte del giovane Buffon”. Il paragone è forte, ma le qualità di Zaccagno sono elevate e ha già dimostrato di possedere anche personalità nei due anni che ha difeso la porta del Torino e freddezza nel parare i rigori. Il riconoscimento come “Migliore Portiere del Campionato Primavera” conferitogli pochi giorni fa dall’Associazione Italiana Preparatori Portieri ne attesta il valore. Andrea è risultato in assoluto il miglior portiere fra tutti quelli che militano nei tre gironi del campionato Primavera ottenendo il punteggio di 18,75 e precedendo Plizzari del Milan (18,60) e Marson del Palermo (18,06). Zaccagno ha diciannove anni appena compiuti (quattro giorni fa), è cresciuto nelle giovanili del Padova e ha già indossato la maglia della Nazionale, Under 15, 16, 17, 18, e 19 e proprio perché ha grandi doti va gestito al meglio. Mihajlovic ha dimostrato con Donnarumma che se un giocatore vale non ha alcun problema a fargli scalare le gerarchie e a dargli il ruolo di titolare, ma visto che Zaccagno è paragonato a Buffon un percorso simile all’estremo difensore bianconero potrebbe essere per lui il migliore. L’attuale portiere della Nazionale e della Juventus, cresciuto nelle giovanili del Parma, esordì in prima squadra a diciassette anni e nove mesi per poi diventare titolare della porta dei ducali nella stagione successiva fino al 2001 quando a ventitré anni si accasò alla Juventus. Andrea Zaccagno potrebbe andare a farsi le ossa per una o due stagioni altrove per poi tornare alla base ed essere il portiere del Torino del futuro.


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