Coerenza e velocità nel fare mercato: solo così il Torino eviterà la Serie B
Fonte: Elena Rossin
Prendere una decisione e poi andare avanti senza contraddirla con i fatti ed essere rapidi nel prendere i rinforzi necessari sono le due linee guida che dovranno essere adottate da Cairo in prima battuta e poi da Vagnati. Non c’è margine per commettere errori poiché il Torino versa in una situazione troppo critica nonostante manchino 24 partite al termine del campionato e in palio ci siano 72 punti. L’ultimo posto in solitario in classifica con soli 8 punti lo impone se si vuole evitare la retrocessione. Ed è evidente che non sia contemplato non prendere nessun giocatore come accaduto negli ultimi mercati invernali.
Se i due massimi dirigenti credono che Giampaolo sia l’allenatore giusto gli diano ascolto sui giocatori da prendere altrimenti lo sostituiscano subito e facciano il mercato in base a cosa dirà loro il nuovo tecnico. Quindi agiscano in modo coerente, cosa che non è stata fatta in estate visto che pur sapendo che i capisaldi del gioco di Giampaolo sono il regista e il trequartista non gli hanno preso né l’uno né l’altro e di conseguenza il mister ha dovuto adattare Rincon e Lukic a svolgere questi ruoli e quando gli è mancato il secondo ha sopperito cambiando modulo. Ma la coerenza da sola non basta perché serve anche che Cairo e Vagnati agiscano in sede di calciomercato con la massima velocità non possibile bensì assoluta. La differenza tra le due cose c’è eccome e non è questione di lana caprina, infatti, il possibile rientra nella sfera del soggettivo e della probabilità di riuscita, mentre l’assoluto concerne la sfera dell’oggettivo e della certezza dell’esito. Questo perché Giampaolo, o eventualmente qualcun altro, deve poter disporre dei rinforzi subito in modo da procedere immediatamente con l’inserimento e l’amalgama nel gruppo e non attendere gli sviluppi del mercato e la fine dello stesso prima di ricevere i nuovi calciatori e intanto dover giocate altre partite con questo stesso organico che ha dimostrato di non reggere i novanta minuti più recupero e si è fatto rimontare ben 9 volte in 14 gare gettando via 23 punti.
Sarebbe inaccettabile se fra due o tre partite, ovviamente peggio ancora se fossero di più, in mancanza di una risalita in classifica Giampaolo fosse esonerato e poi chi venisse al suo posto si trovasse una rosa mal assortita e per giunta senza poter chiedere e ricevere giocatori ritenuti adatti. Nel campionato scorso Moreno Longo si trovò in questa situazione e alla fine condusse tre mille difficoltà, la squadra alla salvezza, ma partiva da una situazione di classifica migliore rispetto all’attuale per cui far tesoro del passato è fondamentale, non farlo sarebbe un crimine contro il Torino e i suoi tifosi.