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Colantuono: "Il Toro non è solo Bianchi"

di Marina Beccuti

Il tecnico granata si è presentato in conferenza stampa carico come sempre. Conscio che il paradiso è alla stessa distanza dell'inferno. Comunque vada l'obiettivo playoff è stato raggiunto e non è mai successo che la quinta in classifica arrivasse in finale. "Rispetto alla gara contro il Sassuolo gli scenari non cambiano, così come la spinta dei tifosi è stata determinante e lo sarà ancora. La partita non finisce sicuramente domani sera. Abbiamo delle problematiche come loro, alcuni diffidati, qualche giocatore che non riesce a recuperare per disputare due partite così ravvicinate. Recuperare qualche infortunato? Difficile, l'unico che è tornato a lavorare con noi è Zoboli, ma non è al cento per cento".

Il mister poi prosegue nella disamina: "Occorre stare attenti a tutto, sappiamo quali sono i nostri pregi e difetti, abbiamo lavorato su questo, siamo convinti di quello che facciamo, fuori casa il nostro cammino è stato migliore che in casa, poi i playoff fanno storia a sè".

Riguardo ai prossimi avversari, Cola analizza il doppio scontro tra il Brescia ed il Cittadella: "Sono state due partite equilibrate, tattiche, dove il Cittadella ha fatto sicuramente bene. Il Brescia mentalmente poteva essere più tranquillo perchè loro non hanno vissuto il nostro pathos in cui dovevamo assolutamente vincere".

Il mister ci tiene in modo particolare ad esaltare tutto il gruppo: "La certezza del Toro non è solo Bianchi, ci si dimentica anche degli altri, abbiamo 25 elementi tosti che hanno una ciliegina che si chiama Bianchi, Parlare solo del bomber si rischia di non dare equilibrio alla squadra. Abbiamo anche altri numeri, ad esempio la nostra è una delle migliori difese del campionato".

Cola si toglie un altro rospo: "Che vuol dire partita disputata con il cuore? Certo ce lo abbiamo messo, ma siamo stati soprattutto organizzati e abbiamo creato sei o sette occasioni importanti. Il Sassuolo ha fatto la sua buona partita, gli ho fatto anche i complimenti, ma noi siamo stati migliori. Il nostro è il frutto di un grande lavoro, come preparare bene la gara, ad esempio il gol di Scaglia è stato provato più volte in allenamento, questa si chiama organizzazione".

Come si può battere il Brescia? Cola ha la sua ricetta: "Ce la dobbiamo giocare alla grande, sappiamo di poter fare ancora delle cose più importanti. Dobbiamo essere intelligenti, sarà una partita equilibrata, quindi bisogna essere giudiziosi e attenti. Loro sono esperti e sanno palleggiare molto bene, poi c'è un certo Possanzini che può metterci in grossa difficoltà. Il Brescia è una squadra migliore come organico, ci sono molti esperti di playoff. Il livello della motivazione è uguale anche se loro arrivano da una sconfitta, hanno la nostra stessa voglia di vincere. Io comunque sono quasi sempre riuscito a raggiungere i miei obiettivi".

Il mister ci tiene a precisare: "Per venire qui ho rinunciato anche a delle alternative in serie A l'anno scorso, perchè vincere in questa piazza è sempre molto importante".

Sul suo futuro non si pronuncia: "Non penso assolutamente a quello che sarà dopo. Non serve disperdere le energie in questo momento. Non dobbiamo mai staccare la spina in queste due ultime partite". Cola inoltre ricorda di essere molto amico di Iachini: "Viviamo a pochi chilometri di distanza". Un'ultima battuta su Sereni: "Non so se posso recuperarlo per domenica, si sta allenando, ma devo fare i complimenti a Morello, sono molto contento di quello che ha fatto, così come Scaglia, che si è calato bene in quello che gli è stato chiesto". Gli in bocca al lupo sono di rito. In questi cinque giorni si gioca la stagione del Torino e anche il futuro di Cola che potrà ancora sedersi sulla panchina granata in caso di A. Un'altra sfida da completare. Se poi non sarà così non ci dimenticheremo mai di questa lunga ed intensa stagione, vissuta a fianco di un tecnico dalla grandissima personalità.