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Colantuono: "Sarà un mese e mezzo decisivo ed importante"

di Giulia Borletto

“Gli obiettivi non vanno dichiarati, ma vanno centrati”: una frase forte, che rispecchia perfettamente il pensiero di Colantuono. Si stizzisce quando si parla di settimana della verità, ma continua a predicare calma e si dice contento della reazione di Modena. “Non abbiamo mai allentato la presa. Abbiamo fatto quello che andava normalmente fatto e ora non dobbiamo perdere l’equilibrio. La gara di Ancona poteva permetterci di raggiungere quelle fatidiche 3 gare consecutive che ancora ci mancavano quest’anno. Avremmo guadagnato quei 3 punti che ci avrebbero dato nessuna certezza, ma tanta grinta in più. Non voglio sentir parlare di svolta e se vinceremo con l’Ascoli sarà un nuovo traguardo raggiunto. Due partite di fila non le abbiamo mai perse, almeno nella mia gestione e già questo è un risultato non indifferente”.

Sabato la squadra ha dimostrato di sapersi risollevare, come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Domani mancherà però quel Barusso che ha realmente contribuito alla vittoria granata, Gasbarroni è in forte forse, ma Pià dovrebbe tornare. “Abbiamo dovuto ultimamente aggiustare magagne durante e per ogni partita. Dopo 2 sconfitte non ci sarebbe più stato margine d’errore. Domani torna Loria, Pia ieri si è allenato e oggi dovremo valutare. Salgado anche speriamo sia possibile recuperarlo a breve. Gasbarroni bisogna invece valutare come sta vista la ginocchiata ricevuta ieri, non sta bene per niente. Vorrei far riposare D’ambrosio. Rivalta è recuperato, ma non so se potrà già giocare. D’aiello anche ha giocato bene, Genevier ha un rendimento un pò altalenante è vero, ma non ha giocato per 6 mesi prima di arrivare qui: sfido chiunque ad essere al 100%”. Quindi si potrà tornare al vecchio modulo a discapito del 4-3-3 di “ripiego” dell'ultimo impegno? “Ripristineremo il 4-4-2, anche se sabato non abbiamo lavorato male. Nelle necessità siamo stati costretti a cambiare, per giocare a 3 a centrocampo c’è bisogno di una mezz’ala scaltra e veloce che adesso è Barusso. Spiace la sua espulsione perché sta molto bene. Poteva evitare la seconda ammonizione, anche se a mio avviso non è stata un’entrata esagerata. E’ di mole imponente e se ti viene addosso piano o veloce che sia, fa male”.

Però giocare un match ravvicinato ad uno appena vinto è un bene. “Si, decisamente. Poi giocheremo in casa, dove abbiamo solo sbagliato la gara contro la Salernitana. Sono d’accordo perché non c’è tempo di pensare a nulla. Le prossime 4 partite saranno in casa: la serie A ce la si gioca da adesso per 1 mese ½". Avete provato un nuovo modulo di gioco nella scorsa settimana giusto? “Si e abbiamo anche fatto subito gol con Barusso. Non sempre si riesce in tutto quello che si prova, i movimenti però erano quelli giusti. C’è la consapevolezza che stiamo lavorando bene, era una situazione di gioco nuova e sono contento che alla prima botta sia arrivato il gol. Il problema è che non lo si può provare subito contro l’Ascoli. Da ieri solo un ripassino veloce: sarà una partita giocata con l’inerzia della gara appena passata” e quindi vinta.


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