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Con il Napoli per il Torino si apre un miniciclo che deve portare a scacciare gli incubi

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ansaldi, Lyanco e Rncon

Napoli, Udinese, Parma e Cagliari quattro partite in sedici giorni in questo si racchiude la speranza per il Torino di allontanarsi il più possibile dalla zona calda della classifica in modo da non ritrovarsi a dover poi affrontare Lazio e Juventus con la spada di Damocle di chi è pericolosamente piombato nella lotta per non retrocedere. A parte l’Udinese, che in classifica ha gli stessi punti del Torino, ma ha disputato una partita in più (rinviata quella dei granata con il Parma a causa dell’emergenza Coronavirus), tutti i prossimi avversari sono più avanti in graduatoria, quindi, di fatto più forti, però, questo non deve essere un alibi, anzi, deve essere uno stimolo perché i granata devono ricordare che avevano iniziato la stagione con tutt’altri obiettivi e se anche la rosa non era stata rinforzata adeguatamente per i traguardi che erano stati prefissati non erano inferiori a Udinese, Parma e Cagliari.

Le sfide vanno affrontate una per volta e la prima questa sera sarà con il Napoli che a detta di Gattuso proprio con il Torino dovrà superare una sorta di esame di maturità. “Servirà – ha detto l’allenatore dei partenopei - lo stesso modo di giocare mostrato martedì in Champions con il Barcellona: se riusciremo a fare questo salto di qualità mentale, allora avremmo fatto un passo avanti importante. Tutte le partite vanno affrontate con la stessa mentalità e il Torino ci dirà se siamo davvero guariti”. Già perché anche il Napoli in questa stagione ha reso meno delle aspettative in campionato e ha avuto un andamento molto altalenante fallendo tutte le volte che si trovava a dover fare il salto di qualità.

Il Torino dopo cinque sconfitte consecutive, Sassuolo, Atalanta, Lecce, Sampdoria e Milan, e nessun punto ancora conquistato nel girone di ritorno non può continuare a perdere e vedere assottigliarsi il margine che lo separa dal terzultimo porto ridotto oggi a cinque lunghezze. Longo arrivato da ventisei giorni sta cercando di risistemare la squadra e proprio questa sera dovrebbe riproporre la coppia d’attacco formata da Belotti e Zaza e un centrocampo solido ed equilibrato con Baselli, Rincon e Lukic che garantisce al contempo muscoli e geometrie senza far mancare il supporto difensivo, ma anche quello offensivo in modo da aumentare il tasso di pericolosità dalle parti di Ospina. Il Napoli, come ha detto Gattuso, dopo la gara di Champions era molto stanco e giovedì ha dovuto lavorare in palestra per recuperare, mentre il Torino non avendo giocato con il Parma domenica ha avuto a disposizione dodici giorni per prepararsi ad affrontare il Napoli, vantaggio minimale, ma pur sempre un vantaggio che andrà, quindi, sfruttato.
Ora sta al Torino rimettersi in carreggiata e deve farlo a iniziare da questa sera con il Napoli e come ha affermato Longo: “Servono punti!”.


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