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Con il Verona parte l’operazione riscatto per Belotti & company

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Far dimenticare l’ora nella quale con la Juventus non c’è stata la determinazione sufficiente e necessaria per provare a pareggiare e di conseguenza incamerare punti al Bentegodi per continuare a lottare per l’Europa. Questo è lo spirito che dovrà animare il Torino domenica pomeriggio al cospetto del Verona, poi, i granata dovranno continuare su questa strada, ma è un altro discorso, meglio pensare a un avversario e a una partita per volta. Mazzarri dovrebbe avere, lo si dice per scaramanzia, tutta la rosa al completo in quanto l’infermeria si è svuotata e tutti i giocatori si stanno allenando insieme e sono a disposizione del mister che potrà, quindi, scegliere la formazione che ritiene più idonea per affrontare gli scaligeri.

Il Torino si troverà di fronte una squadra che ha assoluto bisogno di conquistare punti per evitare di retrocedere in serie B, quindi, agguerrita, ma allo stesso tempo con evidenti difficoltà altrimenti non viaggerebbe a una media di 0,64 punti a partita e non si troverebbe al penultimo posto con un distacco di cinque punti dal Crotone quartultimo. Il Verona non va sottovalutato perché nelle quattro vittorie che ha finora racimolato ha battuto oltre al Benevento e al Sassuolo anche il Milan e la Fiorentina e ha pareggiato con Sampdoria e proprio con il Torino oltreché con Crotone e Spal. Ma se da una parte i gialloblù non vanno sottovalutati, dall’altra non possono essere una compagine particolarmente temibile per chi ha più del doppio dei punti in più, per l’esattezza venti, ed è ancora in lotta per un posto in Europa.

Mazzarri dovrebbe riaffidarsi al tridente offensivo formato da Falque, Belotti e Niang e i tre attaccanti avranno la possibilità di mettersi in luce segnando, stando al fatto che la squadra di Pecchia ha incassato già cinquanta gol, in media due a partita, dei quali ventiquattro in casa. Se poi a gara in corso Mazzarri utilizzerà anche Ljajic, finora mai mandato in campo, sempre che il serbo non venga ceduto nei mercati ancora aperti (le probabilità sono molto flebili, quasi nulle, ma non si sa mai), Berenguer, ha giocato tutto il match con il Bologna, 62’ minuti con il Sassuolo, tutta la partita con il Benevento e dall’ottantottesimo con l’Udinese, o Edera, fatto entrare all’ottantesimo nel derby, si vedrà. Molto dipenderà dall’andamento della partita e da cosa faranno Falque, Belotti e Niang, il “Gallo” in particolare dovrà ritrovare il feeling con la porta per incrementare il suo bottino personale fermo a cinque reti in campionato, l’ultimo centro con l’Udinese.


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