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Con Juric non si tentenna e l’Europeo può dare indicazioni

di Marina Beccuti

Ivan Juric è un nome importante che il Toro si è regalato, ma non basta. L’allievo di Gasperini ha bisogno di far avanzare le sue idee e tergiversare sul mercato per rincorrere qualche giocatore, che fa solo lievitare il Toro, vedi Junior Messias, non aiuta nella creazione del prossimo progetto. Già perché Moreno Longo e Davide Nicola si sono dovuti arrangiare essendo subentrati a Walter Mazzarri e Marco Giampaolo, ma adesso con il tecnico serbo bisogna fare sul serio.

Tre anni di contratto a due milioni a stagione significa che Urbano Cairo vuole svoltare, ma per farlo deve vendere le eccedenze e dare al mister quei giocatori a lui adatti. Messias non deve divenire il nuovo Simone Verdi, con il quale si è andato avanti tutta l’estate per poi arrivare nell’ultimo giorno di mercato. E’ un giocatore forte, ma la sua squadra, il Crotone, è retrocessa, quindi c’è da domandarsi se sia proprio adatto per fare un campionato da zona sinistra della classifica.

Piuttosto bisognerebbe guardare all’Europeo dove si possono trovare giocatori di qualità magari non in svendita, ma a prezzi abbordabili. Uno che ha ben impressionato, per non guardare a nomi altisonanti, è il difensore Orange Akè, del City, seguito dalla Roma. Sempre che non si venda Andrea Belotti e con questo tesoretto si potrebbero fare affari. Ma, arrivati a questo punto, meglio sarebbe tenere il gallo e guardare oltre, ovvero costruirgli una squadra attorno, come merita da anni.

Adesso la palla passa a Davide Vagnati, in questo frangente tocca a lui, il resto lo farà Juric quando sarà ora, sperando di essere stato accontentato.