Con l'arrivo di Barreto le altre trattative possono sbloccarsi
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Finalmente terminate le visite mediche di routine Barreto è a tutti gli effetti un giocatore a disposizione di Ventura, c’è voluto del tempo, ma alla fine l’allenatore è stato accontentato: voleva da tempo questo attaccante e ora lo ha. L’arrivo del brasiliano in granata può sbloccare le altre trattative perché a seconda di quanto Barreto sia in forma (gli ultimi minuti che ha disputato in campo in questo campionato risalgono al sette ottobre quando ha rilevato Di Natale nei sedici minuti finali della gara con il Napoli) potranno mutare più o meno le gerarchie in attacco.
Sansone già è deluso dall’essere poco utilizzato e se dovesse constatare che Barreto sta bene e di conseguenza Ventura lo volesse impiegare nel giro di poco come titolare è più che probabile che l’ex del Sassuolo chiederebbe con ancora maggiore insistenza di essere ceduto, le richieste per lui non mancano (Atalanta, Bologna e Sampdoria, tanto per restare nel solo ambito della serie A), per andare in una squadra il cui allenatore creda maggiormente in lui e lo faccia giocare con continuità.
Pesino la situazione di Bianchi potrebbe cambiare, anche se il fatto che il suo contratto sia in scadenza a giugno rende tutto più complicato. Tanto dipenderà se fra il capitano e Barreto nascerà feeling sul campo, non ci sono molti giorni a disposizione per scoprirlo, poiché questa sessione di calciomercato chiuderà il trentuno e Bianchi è squalificato per la partita di domenica a Pescara, ma se fra i due attaccanti non nascesse da subito una discreta intesa non è da escludere che negli ultimissimi giorni di mercato se ci fosse un giro di attaccanti che cambiano squadra anche Bianchi potrebbe essere inserito in questo tourbillon. E’ più probabile però che il capitano resti in granata fino a giugno, anche perché mandare via l’attaccante che finora ha realizzato il maggior numero di gol è una decisione che la dirigenza di una squadra che lotta per salvarsi non può permettersi di prendere a cuor leggero. Oggi l’attacco del Torino è composto da Bianchi, Barreto, Meggiorini, Sansone e Diop, se qualcuno di questi cinque dovesse andare via sarebbe però indispensabile trovare un sostituto.
Posto che con l’arrivo di Barreto l’attacco può anche considerarsi sistemato, così non è per il centrocampo e le fasce, oltre a dover trovare un secondo portiere in modo da non essere impreparati nel caso in cui la giustizia sportiva dovesse squalificare Gillet per le vicende di scommessopoli legate al Bari; pensare che il giovane Lys Gomis (finora ha disputato un’unica partita in serie B per la precisione l’ultima dello scorso campionato con l’AlbinoLeffe già retrocessa) possa difendere la porta granata in serie A sarebbe pretendere troppo dal ragazzo, quindi un portiere con maggiore esperienza va assolutamente ingaggiato.
Per il centrocampo il Torino vorrebbe Almiron, ma il Catania non vuole privarsi del suo giocatore, le speranze che possa indossare la maglia granata sono ridotte a un lumicino però nel calciomercato mai dire mai e quindi Ventura continua a coltivare il sogno, in gran parte realizzato, di poter allenare a Torino i giocatori che con lui a Bari avevano nella stagione 2009-2010 conquistato il decimo posto nella massima divisione. L’ossatura della squadra agognata da Ventura è quasi al completo: Gillet in porta, Glik (arrivato però l’anno successivo in Puglia) al centro della difesa con a fianco il talentuoso e da sempre granata Ogbonna e il suo sostituto Rodriguez (vera rivelazione del mercato estivo del Torino), a centrocampo Gazzi e in attacco Barreto e Meggiorini. Visto che a questi giocatori mister Ventura è riuscito ad aggiungere l’esterno destro Cerci, che aveva allenato ai tempi del Pisa, e il terzino sinistro Masiello, ex Bari, per completare l’opera gli mancherebbe l’atro centrocampista Almiron e un esterno destro (Santana a causa di acciacchi non ha potuto dare sempre il suo contributo) poiché il terzino destro Darmian si è intergrato bene negli schemi del mister. Arrivare ad Almiron sembra impresa quasi impossibile per questo rimangono aperte tutte le altre alternative, fra le più gettonate: D’Agostino (in procinto di trovare un accordo son il Pescara), Donadel, Mariga, Olivera (molto vicino ad accasarsi al Genoa), Rigoni e Tissone.
Per la fascia nel girone d’andata a parte Cerci, non sempre però all’altezza delle aspettative, e Santana, più volte frenato da acciacchi, i giovani Stevanovic e Verdi non si sono rivelati come valide alternative pronte per affrontare la serie A e Birsa non è stato molto utilizzato, salvo ultimamente come sostituto di infortunati, quindi soprattutto a sinistra occorrerebbe un rinforzo. E’ vero che in rosa ci sono Vives e Suciu, ma prima di tutto non sono due uomini di fascia puri bensì più centrocampisti laterali, e in più il giovane di origini rumene è reduce da un lunghissimo stop per infortunio, quindi anche per quel che riguarda l’esterno continuano ad essere accostati più frequentemente al Torino i vari Dianda, Llama e ultimamente Stoian.
La sensazione è che se miracolosamente dovesse arrivare al Torino Almiron altri giocatori oltre a un portiere per questa stagione non vestirebbero la maglia granata, se però il centrocampista del Catania rimanesse dov’è o si accasasse altrove, piace parecchio al Genoa, allora è possibile che uno o due giocatori giungano alla corte di Ventura per rinforzare la mediana e le fasce.