Concentrarsi su se stessi per essere il vero Toro e onorare la maglia nel derby
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il record d’imbattibilità di Buffon riguarda il portiere e la Juventus, certo visto in ottica Toro segnare nei primi tre minuti vorrebbe dire passare in vantaggio, che indubbiamente non è una cosa di poco conto, e mettere in difficoltà i bianconeri, che dopo l’eliminazione dalla Champions tutto vorranno tranne che farsi sfuggire di mano lo scudetto, però, seppur queste siano tutte situazioni importanti possono non essere determinanti perché le partite durano novanta minuti più recupero e di derby persi proprio a ridosso del triplice fischio finale il Torino ne sa qualche cosa.
Scendere in campo per se stessi e per propri tifosi questo deve essere l’imperativo categorico dei giocatori e di Ventura. Giocare il derby da Toro porta sicuramente a non dover recriminare nulla alla fine per errori commessi in proprio, qualunque sia il risultato ed è anche molto probabile che permetta di incamerare qualche punto, uno o tre dipenderà da tanti fattori.
Per una volta sarebbe auspicabile che nella testa di allenatore, giocatori e anche dirigenti non ci sia null’altro che volere, fortissimamente volere, essere il Toro. Per questa partita i bilanci in ordine, la valorizzazione di questo o quel giocatore passino in secondo piano. Ventura che vede e lavora tutti i giorni con i giocatori sa perfettamente chi può avere dentro di sé la forza per disputare una partita sopra le righe, chi ha nelle pieghe del suo carattere il piglio per affrontare la Juventus con la determinazione di “mordere le caviglie dell’avversario”, mordere in senso sportivo ovviamente.
Il derby è una partita particolare, lo sanno tutti, la Juventus è molto più forte e ha in ballo un obiettivo importante com’è lo scudetto, è risaputo, ma questo non può condizionare, va tenuto sì in conto, però, nulla più. Come dice spesso Ventura il Torino se vuole può essere artefice del suo destino, bene lo sia e lo sia fino in fondo. Battere la Juventus non restituirà piena positività a una stagione che ha imboccato un sentiero impervio, ma può essere l’impulso giusto per terminarla senza altre difficoltà e malumori. Il Torino anche in questo campionato ha fatto vedere cose positive che non vanno disperse, anzi devono essere valorizzate. Il proverbiale spirito Toro è quello che occorre a questa squadra e al suo allenatore, magari non convince tutti e a qualcuno suona come un retaggio del passato poco attinente con il calcio attuale, alle volte, però, agire come si faceva un tempo torna utile e permette di guardare al futuro più serenamente. Non fosse altro per evitare critiche e polemiche è opportuno che giocatori e allenatore provino a incarnare quello spirito Toro di cui hanno sentito parlare fino alla nausea.
La peggior cosa per i tifosi del Toro, quelli veri, sarebbe vedere che la determinazione, la ferocia nel voler prendersi la vittoria e il tremendismo caratterizzassero i giocatori della Juventus e che chi indossa la maglia granata fosse solo comprimario di uno spettacolo che, purtroppo, hanno già visto e non vorrebbero mai più vedere.