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Consigli per gli acquisti sull'asse ToFe: tre ipotesi di mercato

di Claudio Colla

Con l'arrivo di Davide Vagnati, ormai prossimo alla piena definizione, nella veste di nuovo direttore sportivo granata, il prossimo mercato del Toro potrebbe, almeno in parte, tingersi di biancoazzurro estense. A prescindere da quelle che saranno le sorti della SPAL, forte candidata alla retrocessione prima della pausa forzata, dopo due stagioni targate Semplici (nome sempre più forte dalle parti della Mole) decisamente al di sopra delle aspettative, gli emiliani si ritroveranno a cedere almeno qualcuno dei propri pezzi pregiati. Ottimi i rapporti di collaborazione tra i due club, l'approdo di buona parte degli attuali vertici tecnico-societari ferraresi in granata potrebbe rappresentare l'apoteosi di tale status. 

Di seguito, tre possibili affari a costo non esorbitante, tra gli attuali componenti della rosa della SPAL (a parte i soliti Mohamed Fares e Andrea Petagna - quest'ultimo, come noto, già di proprietà del Napoli).

Etrit BERISHA - Nome valido naturalmente qualora, in definitiva, Sirigu salutasse Torino. Spogliato del posto da titolare prima alla Lazio, dal connazionale Strakosha, poi a Bergamo, da Pierluigi Gollini, il 31enne portiere della nazionale albanese, approdato alla SPAL lo scorso luglio, ha saputo emergere da un rendimento collettivo non esaltante, sfornando una prestazione di livello dietro l'altra, spesso limitando un'emorragia di punti in classifica inevitabilmente in corso. E risultando, così, uno degli estremi difensori in assoluto più efficienti della Serie A. Proprio come il Sirigu della stagione prima in corso, poi bloccatasi, né più né meno. Qualora, dunque, Valterino navigasse verso altri lidi, e si puntasse su uno dei tanti prospetti cadetti ancora a corto d'esperienza nella massima serie (da Paleari a Montipò, passando per Di Gregorio, con la parziale eccezione di Scuffet), Berisha potrebbe accettare la posizione di chioccia per una stagione, quanto meno in assenza di prospettive più pingui. Spesso i dualismi alla pari, tra i pali, non premiano; d'altra parte, sta a un comparto tecnico all'altezza, combinato con dei vertici societari altrettanto provvisti di un piano preciso, farli funzionare. 

Obbligo di riscatto per il club estense, valido solo fino al giugno 2021 il contratto in essere con l'Atalanta; realistico il valore di mercato stimato da Transfermarkt.de, pari a 2 milioni e 400mila euro. Relativamente elevato, invece, l'attuale stipendio annuo, di un milione di euro.

Gabriel STREFEZZA - In foto a sinistra, il laterale nativo di San Paolo del Brasile, che ha appena compiuto 23 anni, si è rivelato uno dei pochi elementi autenticamente positivi della stagione estense. Approdato nel calcio italiano nel 2016, Strefezza, cresciuto in precedenza tra le file giovanili del Corinthians, è passato attraverso l'esperienza della Primavera biancoazzurra, alla quale hanno fatto seguito i prestiti in C, allo Juve Stabia, e in B, alla Cremonese, è entrato dalla porta principale, la scorsa estate, scalando in breve tempo le gerarchie di prima squadra, e affermandosi come elemento quasi insostituibile. Due assist al bacio contro Parma e Napoli, in autunno, e il gol decisivo, lo scorso 21 dicembre, proprio sul terreno del Grande Torino. Destro il suo piede di riferimento, Strefezza si è già saputo disimpegnare in più occasioni sulla mancina, e, in corso di gara, anche come mezzala offensiva. Sotto l'ala di veterani del calibro di De Silvestri e Ansaldi, l'esterno carioca potrebbe imparare molto, fase difensiva inclusa.

Contratto in essere con la SPAL valido fino al giugno 2022; di 2 milioni di euro la valutazione di Transfermarkt.de, il club estense, in caso di cessione, ne chiederebbe almeno il doppio. Decisamente abbordabile l'ingaggio: 100mila euro l'attuale stipendio percepito dal giocatore.

Mattia VALOTI - Approdato in maglia biancoazzurra nell'estate 2018, dall'Hellas Verona, insieme al succitato Fares, il centrocampista classe '93 e figlio d'arte, in tre stagioni nella massima serie (non le prime della carriera, dato che qualche scampolo di gara, sempre in terra scaligera, gli era stato già riservato nel 2014/15), ha mostrato sprazzi di classe cristallina, e di capacità di incidere in gare decisive, con reti, assist, inserimenti, partecipazione alla manovra. Gli ha messo i bastoni tra le ruote una collocazione tattica non sempre facilmente individuabile, e tutt'altro che univoca: destro di piede, Valoti si muove soprattutto tra i ruoli di mezzala, decisamente votata alla fase offensiva e trequartista, seppur schierato all'occorrenza anche come interno. Caratteristiche che ricordano quelle di Daniele Baselli, a sua volta spesso "prigioniero" della propria versatilità, e, guardando ad altri profili di buon successo nell'attuale Serie A, il gialloblù Mattia Zaccagni. In un mercato in cui la liquidità non potrà che scarseggiare, Valoti potrebbe rappresentare un'interessante scommessa a basso costo.

Ancora un solo anno di contratto col club estense; di 800mila euro la valutazione del cartellino secondo Transfermarkt.de, la richiesta della SPAL non dovrebbe superare i due milioni. Pari a 350mila euro, invece, lo stipendio annuale.


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