.

Crederci fortissimamente: con questo spirito il Toro deve affrontare l’Inter

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Pobega e Lautaro

All’andata finì uno a zero per l’Inter, ma il Torino non rese vita facile ai nerazzurri che erano passati in vantaggio al 30esimo con Dumfries e non riuscirono a fare altri gol. Ai granata per pareggiare mancò, come più vote è accaduto finora in questa stagione, un po’ di intraprendenza e cinismo nell’ultimo passaggio e nel tirare in porta. Di certo a San Siro non fu una disfatta per il Torino. Da allora non è passato poi così tanto tempo, il calendario quest’anno prevede che nel girone di ritorno non ci sia la stessa sequenza di partite dell’andata, infatti era il 22 dicembre e da allora l’Inter dal primo posto e già campione d’inverno è scivolata al secondo, anche se ha una gara da recuperare con il Bologna così come il Torino con l’Atalanta, e pure la squadra di Juric è scesa di un gradino passando dal 10° all’11esimo. Entrambe hanno avuto un calo fra gennaio e febbraio e i nerazzurri sono pure stati eliminati dalla Champions League.

Ora però gli uomini guidati da Simone Inzaghi possono concentrarsi sul campionato e sulla lotta per lo scudetto, mentre quelli di Ivan Juric hanno pochissime possibilità di riuscire ad arrivare in un posto utile per la Conference League. Però anche i granata hanno un obiettivo da raggiungere: dovrebbero puntare all’8° posto che permetterebbe loro di non disputare i primi turni della prossima edizione della Coppa Italia e iniziare quindi dagli ottavi e visto che il prossimo campionato prenderà il via nel weekend del 13-14 agosto a causa del Mondiale in Qatar, che si svolgerà dal 21 novembre al 18 dicembre, non affrettare la preparazione estiva per giocare in Coppa Italia sarebbe un gran bel vantaggio. Ecco perché al Torino di qui alla fine di questa stagione serve non sprecare nessuna partita al fine di accumulare punti utili.

Il Torino non ha una formazione forte come quella dell’Inter, ma essendo riuscito con le big sempre a giocare senza essere messo in particolare difficoltà, pur uscendone quasi sempre sconfitto a parte il pareggio all’andata con la Lazio e quello nel ritorno con la Juventus, ha l’obbligo morale di crederci fortissimamente. In fin dei conti i nerazzurri sono reduci dalla partita con il Liverpool, avranno anche vinto all’Anfield però non è bastato per accedere ai quarti di Champions, hanno speso energie nervose e fisiche e de Vrij si è fatto male, distrazione muscolare gamba sinistra, per cui salterà la sfida con il Torino e Brozovic ha accusato un fastidio muscolare al polpaccio che però non dovrebbe impedirgli di essere fra i titolari domenica sera. Il Torino, oltre ai lungodegenti Praet, Fares e Edera, ha Zima e Sanabria febbricitanti, con l’attaccante che è da valutare mentre il difensore quasi certamente non sarà disponibile, e Milinkovic-Savic non ha ancora superato il problema alla mano, distrazione capsulare del primo dito della mano sinistra, che gli aveva fatto saltare la gara con il Bologna e per di più anche lui ha avuto al febbre. Fortunatamente Bremer, Lukic, Rodriguez e anche Warming sono guariti dall’influenza. In più ha già da qualche giornata recuperato Belotti e Berisha con il Bologna ha dimostrato di non essersi arrugginito a stare a lungo in panchina per cui i problemi  di Juric nello stilare formazione sono un pochino meno gravi del previsto. Il Torino giocherà in casa, dove ha una resa decisamente superiore rispetto a quando è in trasferta, e sarà sostenuto dai suoi tifosi e questo sarà un vantaggio.

Battere l’Inter servirebbe al Torino come spinta per affrontare la parte finale del campionato con un ritrovato spirito e chiudere la stagione all’8° posto significherebbe aver lasciato alle spalle i problemi degli ultimi campionati ed essersi proiettati verso un futuro di più alto livello.


Altre notizie
PUBBLICITÀ