Crotone-Torino, panchine incrociate
La partita in programma oggi all'Enzo Scida di Crotone è ricca di particolari, a partire dalle panchine dove siedono due ex, da una parte Lerda, che solo l'anno scorso allenava i calabresi, mentre sull'altra c'è Eugenio Corini, ex capitano granata. L'argomento principale della sfida, oltre a quella sul campo delle 15, riguarda la situazione di Gabionetta, dove i calabresi non mollano la presa, minacciando ogni giorno di avere documenti reali che comprovano che il brasiliano è ancora del Crotone. In attesa che siano le autorità competenti a stabilire la verità, questa può anche essere una strategia per innervosire il Torino, che dal canto suo pare essere certo delle carte in suo possesso. E' probabile aspettarsi fischi sugli spalti all'indirizzo dei granata che dovranno rimanere con i nervi saldi perchè anche in campo rischiano qualche provocazione. Un Torino che in questo inizio di 2011 è apparso meno sicuro di quello che ha chiuso il 2010. Un Torino che deve ritrovare la vittoria e fare punti per poter stare al passo con i primi.
Lerda proporrà molto probabilmente un modulo inedito, che sembra propendere per un 4-3-3 per poter inserire dal primo minuto il neo acquisto Antenucci, che andrà ad affiancare Bianchi e Sgrigna. Anche la difesa subirà dei mutamenti, nel caso forzato per l'assenza contemporanea di Pratali, infortunato, e Ogbonna, squalificato. Spazio per Rivalta e Di Cesare, con D'Ambrosio e Garofalo laterali. Il centrocampo vedrà molto probailmente in campo Budel insieme a De Vezze, con Lazarevic. Una squadra che appare più compatta e ricca di qualità e che dovrebbe cominciare a trovare una manovra più fluida e corta, che cerchi di non perdere troppi palloni a centrocampo (con rilanci pericolosi indietro). Rimane il dubbio portiere, Lerda continuerà a dare fiducia a Bassi, oppure inserirà da subito Rubinho? Visto che il brasiliano è fermo da tempo probabilmente a difendere la porta granata ci sarà ancora l'ex empolese. Il mercato ha ancora visto una new entry, Pagano, e l'addio di Belingheri, un giocatore che non si è mai inserito nella manovra granata.