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Da Sanabria ai "centrocampisti-attaccanti": così Juric supera l'assenza di Belotti

di Emanuele Pastorella

C’è tanto di ciò che vuole vedere Ivan Juric nel successo per 4-0. Pressing uomo contro uomo, inserimenti dei centrocampisti, gioco sugli esterni: così il suo Toro ha travolto una modesta Salernitana, vincendo uno scontro diretto e lasciando l’ultimo posto in classifica. "Ma possiamo fare ancora meglio" l’avviso del tecnico ai suoi ragazzi, che però hanno dimostrato di poter sopperire all’assenza di Andrea Belotti. Il Gallo prosegue nel suo percorso riabilitativo al pari di Simone Zaza, il suo rientro dovrebbe oscillare tra la trasferta di Venezia e il derby contro la Juventus: mancano due settimane abbondanti, durante le quali il capitano avrà un colloquio quotidiano con lo staff medico e tecnico per spiegare le sue sensazioni. Nessuna fretta e nessuna forzatura, però, perché adesso Juric ha davvero le alternative per superare il periodo senza Belotti. 

In primis Antonio Sanabria, che ha ritrovato una rete in serie A che gli mancava da aprile scorso. "Ho segnato con il Paraguay, è nata la mia seconda figlia, ho fatto gol con il Toro: è stata una settimana perfetta" il commento dell’attaccante. Ora una partita speciale per l’ex Betis Siviglia, visto che il Sassuolo è stato la prima società ad accoglierlo (su avallo della Roma) quando arrivò in Italia, appena maggiorenne, nell’ormai lontano 2014. 

E poi ci sono i centrocampisti con caratteristiche offensive che finalmente il tecnico ha a disposizione: da Dennis Praet a Josip Brekalo, passando per Karol Linetty e Sasa Lukic, tutti giocatori in grado di agire tra le linee e rendersi pericolosi. Come il serbo, autore del poker finale, o come Tommaso Pobega, che ha esordito con gol sotto la Maratona. Un esperimento che si vedeva fin dai tempi di Verona, quando Juric non disdegnava nemmeno un assetto tattico senza vere e proprie prime punte. Adesso la sua squadra va in cerca di certezze e di conferme, venerdì a Reggio Emilia sarà un test importante per capire se il suo Toro può davvero puntare a un’annata più tranquilla rispetto alle ultime due.


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