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Da Schuurs ai riscatti: Juric aspetta le prime risposte dal presidente Cairo

di Emanuele Pastorella

Il primo passo è stato il rinnovo delle promesse: Ivan Juric e Urbano Cairo proseguiranno insieme, anche se il tecnico va avanti senza prolungamento. Il croato resta in sella, dall’incontro avvenuto nella giornata di domenica è emersa la volontà di continuare nel progetto condiviso. Il tecnico, però, è stato molto chiaro, sia pubblicamente che privatamente: non è disposto a vivere un’altra estate come quella scorsa, quando durante il ritiro in Austria venne praticamente alle mani con il direttore tecnico Davide Vagnati a causa di un mercato deficitario. Ecco perché, adesso, Juric si aspetta le prime risposte dalla proprietà per quel che riguarda riscatti e rinnovi.

I primi nodi sono legati a Vlasic e Miranchuk, due insostituibili nello scacchiere del Toro ma che non sono di proprietà granata. L’obiettivo è cercare di tenerne almeno uno dei due, andando a trattare con West Ham e Atalanta, e sostituire l’altro con un giocatore di pari o superiore valore.

Su Lazaro e Gravillon, gli altri prestiti con diritto di riscatto, sono in corso altre valutazioni, ma in caso di addio non sarebbe un dramma. Ben più importante, invece, la questione legata a Schuurs. “Tutti i giocatori hanno un prezzo, l’unico a non avercelo è Buongiorno” diceva Juric sulle battute finali del campionato. Per l’olandese, quindi, sarà un’estate bollente, un po’ come dodici mesi fa per Bremer: il discorso rimane lo stesso, in caso di offerta irrinunciabile da circa 30 milioni di euro sarà inevitabile sedersi attorno ad un tavolo per parlarne. Juric ne è consapevole, spererebbe di poter puntare ancora sul forte centrale ma a volte il mercato chiama. L’importante, però, è poi saper trovare le giuste alternative e rinforzare a dovere il Toro, reinvestendo gli incassi per provare a costruire una squadra che possa andare all’assalto dell’Europa.