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Dalla partita con il Sassuolo ci si aspetta la vittoria dei granata

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Premesso che il Sassuolo è una squadra di tutto rispetto e che per essere alla sua prima stagione in assoluto in serie A sta disputando un campionato dignitoso e ha tutte le carte in regola per salvarsi, detto questo dal Torino domenica pomeriggio tutti, tranne ovviamente i neroverdi, si aspettano la vittoria. I padroni di casa saranno privi di Zaza e Gazzola per squalifica e il neo-acquisto Manfredini sarà solo un parziale “risarcimento” per Di Francesco che dovrà fare a meno di due calciatori che nell’economia del gioco della squadra sono molto importanti e spesso determinanti. Il Torino, stando alla situazione odierna, potrà contare su tutti i giocatori tranne sul lungodegente Larrondo e lo squalificato Gillet, due giorni fa scadevano i fatidici novanta giorni nei quali il Tnas doveva emettere la sentenza sul ricorso del giocatore nei confronti della squalifica di tre anni e sette mesi per le vicende relative al filone Bari-bis del calcioscommesse, ma il tribunale ha chiesto una proroga di dieci giorni e di conseguenza il portiere conoscerà il suo destino il ventiquattro gennaio.

 

Fra Torino e Sassuolo ci sono nove punti di differenza a favore dei granata che hanno segnato dieci reti in più e ne hanno subite quattordici in meno e già solo questi dati portano a chiedere la vittoria alla squadra di Ventura, Berardi sarà il vice-capocannoniere della serie A, ma Cerci e Immobile sono la coppia di attaccanti più prolifica, quindi anche da questo punto di vista il Torino parte avvantaggiato. Aggiungendo anche che i valori medi per partita sono quasi tutti a favore dei granata è inevitabile che da loro ci si aspetti che tornino a casa con tre punti in più in tasca e che qualsiasi altro risultato sarebbe poco soddisfacente. I dati elaborati da Panini Digital sono in tal senso eloquenti: gol fatti 1,6 Torino a 1,1 Sassuolo; angoli 5,7 a 4,5; possesso palla 25’:36’’ a 22’:54’’; tiri nello specchio della porta 5,4 a 4,8; tiri verso la porta 11,5 a 12,3 (dato a favore dei neroverdi); palle giocate 537,5 a 514,9; percentuale passaggi riusciti 69,1 a 62,3; supremazia territoriale 9’:12’’ a 9’:11’’; percentuale pericolosità 51,2 a 44,6; percentuale protezione dell’area 49,4 a 53 (altro dato a favore dei neroverdi); falli commessi 12,4 a 15,3; percentuale d’attacco alla porta 44,6 a 44,5.

 

Ormai i tifosi del Toro e gli addetti ai lavori dal Torino si aspettano prestazioni e risultati di un certo livello perché quando si occupa il settimo posto della classifica è inevitabile che sia così, tanto più se si affrontano formazioni che hanno minor dimestichezza con la categoria e che sono state sempre alle spalle in graduatoria. Con tutto il rispetto e la simpatia nei confronti del Sassuolo è difficile accettare che si possa parlare in casa granata della partita come di una gara ostica sulla carta, i padroni di casa avranno anche battuto il Milan nell’ultima gara di campionato, ma i rossoneri non sono esenti da colpe nella sconfitta. Va bene la pretattica, le scontate parole di rito, anche la scaramanzia e la dovuta considerazione dell’avversario, ma la crescita e la consapevolezza dei propri mezzi passano anche dal cambiare il registro linguistico delle conversazioni e questo vale per giocatori, allenatore, dirigenti, addetti ai lavori e non ultimi i tifosi. Se si aspira a stabilirsi nella parte sinistra della classifica e a puntare a disputare l’Europa League l’adeguamento a certi standard va effettuato a trecentosessanta gradi e da tutti.


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