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Dalle parole ai fatti: Amauri in gol già nella prima amichevole

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Sarà stata anche solo una partita amichevole quella di ieri del Torino con il Cuneo e gli avversari non possono essere considerati, per quanto volonterosi, fra quelli che fanno tremare le ginocchia e sicuramente la differenza di categoria non può non essere tenuta in debita considerazione in quanto si tratta di una squadra che milita in serie D, così come va sottolineato che i ritmi della gara sono stati alquanto blandi, ma nonostante tutto alla prima uscita Amauri ha segnato. Il neo attaccante granata lo aveva detto nella conferenza stampa di presentazione che non vedeva l’ora che arrivasse il momento di cominciare e che era già carichissimo e che può fare bene nel Torino e vuole dimostrarlo. Detto fatto, schierato dal primo minuto al trentunesimo su imbeccata di Sanchez Miño di testa ha trafitto il portiere avversario, segnando nel modo a lui più congeniale: sfruttando un cross. Ovviamente non si è limitato solo a questo, infatti, in precedenza tra le altre cose aveva recuperato un pallone a metà campo e in progressione era arrivato fino al limite dell’area dov’era stato fermato dagli avversari. Sui calci d’angolo, grazie anche alla sua statura e capacità di colpire di testa, ha tenuto sempre in apprensione i difensori e il portiere. In avvio di ripresa, poco prima si uscire al dodicesimo lasciando il posto a Larrondo, non ha fatto in tempo ad arpionare il pallone dopo che Barreto aveva saltato avversari e anche portiere e infine lo aveva servito non potendo più lui stesso calciare in rete. Certamente l’intesa con Barreto deve essere affinata, ma è del tutto normale dopo soli due giorni di lavoro insieme.

 

Lo scopo di Amauri è far cambiare idea agli scettici, sicuramente se continuerà così e se non gli capiteranno infortuni (ogni scongiuro è debito) potrà riuscirci, per la gioia non soltanto sua, ma anche di tutti i tifosi del Toro, dei compagni e della dirigenza. Il Torino per marciare su tre fronti ha bisogno dell’apporto di tutti i suoi giocatori. Sempre nell’amichevole di ieri Barreto ha realizzato due gol e anche da lui si attendono grandi cose dopo che è stato riscattato interamente dall’Udinese. Nelle ultime stagioni tra problemi fisici e di altra natura non è mai riuscito a far rivedere ciò che aveva mostrato a Bari proprio con mister Ventura in panchina. Se in questa stagione non riuscirà a dare il meglio di sé rischia di essere definitivamente classificato fra coloro che solo per un breve periodo hanno brillato e poi sono entrati in una spirale involutiva dalla quale non sono stati capaci di uscire. Ventura punta molto su Barreto e farà di tutto per rilanciarlo, ma dovrà avere delle risposte in tempi brevissimi, altrimenti per i bene del Torino dovrà puntare su altri attaccanti.

 

La concorrenza nel reparto offensivo sarà da stimolo perché Quagliarella e Amauri hanno dalla loro esperienza e curricula che li candidano a prendersi la scena. Barreto e Larrondo devono l’uno riemergere dal limbo e l’altro dimostrare di valere la serie A soprattutto a certi livelli. Martinez ha l’occasione da cogliere al volo di affermarsi in un campionato, magari meno appetibile di un tempo e senza più tanti soldi, ma pur sempre fra i più difficili e avvincenti del panorama calcistico europeo. Chi sarà la nuova coppia d’attacco del Torino in buona parte lo deciderà Ventura con il tipo di gioco che svilupperà, però alla fine saranno i gol segnati a dire chi fra Amauri, Barreto, Larrondo, Martinez e Quagliarella saprà far dimenticare le trentacinque reti realizzate da Immobile e Cerci.


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