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De Pietro di GdS e L'Arena: "Linetty possibile ago della bilancia oggi"

di Redazione TG

Intervenuto ai microfoni di TorinoGranata.it, Alessandro De Pietro, esperto di calcio veronese e giornalista per La Gazzetta dello Sport, L'Arena RadioVerona, MG, ha analizzato a fondo le sfaccettature della gara in programma tra Toro ed Hellas Verona, con fischio d'inizio tra poco più di tre ore, scandagliando cosa aspettarsi su ambo i versanti.

Alessandro, come arriva l'Hellas alla gara contro il Toro?

"Ci arriva finalmente con un maggior livello di fiducia nei propri mezzi, e di consapevolezza circa una traccia di gioco marcata da ormai un anno e mezzo. Ci arriva inoltre con qualche sicurezza in più dal punto di vista difensivo: benissimo Magnani, molto bene anche Dawidowicz. Quest'ultimo non partiva certo da titolare, a inizio stagione, ma tra infortuni e conseguente rimescolamento di carte, determinato da Juric, si è saputo dimostrare molto bravo. Senza dimenticare Ceccherini e Lovato, quest'ultimo meritatamente in costante prima pagina, considerata la tanta attenzione nei suoi confronti, anche per via della giovane età. D'altra parte, Juric ha sempre iniziato a costruire i propri castelli partendo dalla difesa; quest'anno però, con tutti gli infortuni occorsi in rosa, non ha potuto svolgere un adeguato lavoro di preparazione, in tal senso. Tante scelte obbligate per quanto riguarda centrocampo e attacco, con Di Carmine e Kalinic che dovranno dividersi i novanta minuti; in ogni caso i ventitré punti, e la vittoria con lo Spezia, danno tanta energia positiva in vista della gara di oggi".

A parte Belotti, chi è l'elemento più temibile sul fronte granata

"Se sarà una partita box-to-box, che è quanto meno il genere di gara che il Verona pensa di giocare, credo che Linetty, già fedelissimo di Giampaolo a Genova, sia l'uomo in grado di fornire al Toro il guizzo per determinare il risultato. Io, poi, aspetto sempre Verdi: ricordo bene quando il Toro concluse per il suo acquisto alla fine del mercato estivo di un anno e mezzo fa, mentre, contestualmente, sfumò all'ultimo il passaggio di Millico al Chievo. Tutti i documenti erano già pronti, Millico aveva già persino preso contatti per la casa; ma non arrivarono le firme del Toro, impegnato appunto a chiudere per Verdi. Al di là di questi dettagli veronesi, Verdi potrebbe essere un altro in grado di portare la gara fuori dai binari previsti, anche se finora non si può dire abbia dato grande prova delle proprie qualità, specie in raffronto a quanto mostrato a Bologna".

Chiosa del collega De Pietro sul momento granata: "Penso, in definitiva, che il Toro sia una squadra complessivamente solida. Va ricordato che, in difesa, Izzo è rimasto fuori a lungo, e che a metà campo manca un vero e proprio metronomo. Manca inoltre una mezzala vera: c'è Linetty, ma per il resto non hanno grandi incursori, fondamentali per il gioco di Giampaolo. L'attuale allenatore del Toro è uno che nel 2001 veniva a Veronello per studiare la linea a quattro del Chievo di Delneri; è un professionista che applica che le teorie, forse persin troppo rigidamente. Però quest'anno sta dimostrando una certa elasticità, considerato che è passato alla difesa a tre. Credo che il Toro, sulla scia della vittoria di Parma, possa finalmente riuscire a sbloccarsi".


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