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De Vezze tuona: "Critiche ingiuste dopo Novara"

di Marina Beccuti

In conferenza stampa oggi è venuto Daniele De Vezze, il centrocampista che meglio si è distinto finora nel reparto più criticato della stagione. L'ex viola si è mostrato piuttosto alterato riguardo alle critiche che sono piovute sul Torino dopo la trasferta di Novara. Per il giocatore granata è difficile trovare la causa di questo inizio di 2011 traballante: "Se avessimo la risposta al problema avremmo fatto sei punti nelle ultime partite, non si capisce, è inspiegabile, persino difficile da commentare. Dopo dieci risultati utili consecutivi a fine 2010 diventa complicato analizzare questa situazione".

Non c'è nemmeno un elemento negativo che prevale sull'altro: "La situazione psicologica e fisica vanno a braccetto, non si può dire che una sia superiore all'altra come problematica. Diciamo che l'attuale situazione non ci agevola, dovremmo trovare gli episodi giusti in una partita che ci permetta di rilanciarci".

De Vezze a questo punto comincia a togliersi alcuni sassolini dalla scarpa riguardo alle critiche, esagerate, degli ultimi tempi, a partire da quella cosiddetta confusione di schema. "Salvo la partita contro il Crotone ed il Sassuolo, abbiamo sempre giocato con lo stesso modulo. Le partite vengono preparate anche in base agli avversari. In Calabria, tra l'altro, abbiamo fatto bene, mentre contro il Sassuolo è stato un episodio negativo, è rimasta una partita a sè. Non mettiamo a confronto la sconfitta dell'Olimpico contro gli emiliani rispetto a quella di Novara. La partita è cambiata dopo l'episodio del gol, loro poi per 75 minuti non hanno mai superato la metà campo. Bisogna essere obiettivi riguardo a questa gara. Il Novara sfrutta molto gli errori degli avversari, in fondo è prima in classifica".

Il centrocampista romano rincara la dose: "Prendere critiche così forti non è giusto. Non è vero che non ce ne frega nulla se perdiamo o giochiamo male perchè ci portiamo a casa i problemi. Il periodo attuale può essere da due in pagella, ma la partita con il Novara è stata un'altra cosa. Noi sappiamo cosa succede, siamo consapevoli di quello che facciamo, i giornalisti possono scrivere quello che vogliono, anche se ci sentiamo feriti da qualche critica ingiusta, perchè chi le ha fatte forse non ha guardato la partita di lunedì con obiettività".

Il problema evidente è il gol, se ne segnano pochi, perchè? "Cerchiamo sempre di segnare e forse proprio per questa ricerca spasmodica ne facciamo pochi. Ci sono squadre, come l'Atalanta per esempio, che segna un gol magari al 75' e vince. Non vincere mai con due gol di scarto evidenzia questo problema. Ma non è facile trovare il vero perchè della mancanza di risultati di questo periodo. Guardare la classifica adesso sarebbe deleterio".

De Vezze aggiunge: " Ieri mattina abbiamo rivisto la partita quasi due volte per capire gli errori. Proprio perchè vogliamo migliorare. Noi ce la mettiamo tutta. Se avessimo realizzato un venti per cento in più di reti, parleremmo di un altro tipo di campionato. Ora dobbiamo dare il 120 per cento. Io quando perdo non dormo nemmeno durante la notte successiva".

Il giocatore ci tiene a difendere Lerda, così come hanno fatto in precedenza i suoi compagni, a partire da Bianchi per arrivare ad Ogbonna: "L'allenatore non c'entra niente, lui mangia calcio tutto il giorno, vive per la squadra, guarda partite in continuazione. E' uno di noi e crediamo ciecamente in quello che ci dice o ci propone, sta qui in Sisport da mattina e sera. Quando qualcuno di noi arriva presto al mattino per fare dei lavori extra, il mister è già qui, con il suo staff, che guarda sempre dei video sulle partite. Non è in difficoltà e nemmeno in affanno".

Che cosa ci vorrebbe per cambiare questo trend poco felice? "Sarebbe necessario un episodio positivo che aiuti a rompere questo periodo negativo. La sosta ci ha danneggiati perchè era il momento in cui andavamo a mille. Nessuno rema contro l'allenatore, per noi è lui il nostro mister e basta. L'autocritica la facciamo sempre, perchè quando analizziamo le partite ci soffermiamo in modo specifico sulle cose negative".

Potrebbe esserci stata una preparazione particolare durante la sosta per permettere alla squadra di sbloccarsi in primavera per il rush finale? "A noi nessuno ha fatto presente questo, per cui ci siamo allenati sempre allo stesso modo, senza cambiare preparazione per guardare avanti". Il motto, infatti, è: pensare partita per partita senza fare calcoli, anche se la vetta si allontana, pur essendoci ancora la possibilità di raggiungere l'obiettivo prefissato. Almeno la squadra sta reagendo con rabbia a questo momento particolare e la grinta di De Vezze nè è la conferma. Bisogna trasformare questi "indigesti" commenti negativi in qualcosa di concreto in campo: segnare più gol per tornare a vincere in questo 2011, possibilimente tornando a fare un filotto di risultati sorprendenti.


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