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Di Cesare: "La Sampdoria verrà a giocarsela. Meglio per noi"

di Riccardo Billia

La sfida con la Sampdoria si avvicina. Alla conferenza stampa odierna, al centro Sisport, ha parlato Valerio Di Cesare: "Sarà una partita importante per entrambe le squadre, questo è certo. Se sarà anche bella, vedremo. Senza dubbio è uno scontro che affascina e noi speriamo di divertirci come è accaduto all'andata. La Samp è una squadra con tanta qualità ovunque: penso a Gastaldello che è andato in Nazionale. Loro hanno un risultato obbligato, mentre noi no. Ma questo non deve influire sulla nostra carica psicologica, anzi. Per noi è meglio incontrare un'avversaria che viene per giocarsela, perchè abbiamo sempre sofferto con quelle che venivano a Torino per chiudersi, lasciando pochi spazi. Hanno cambiato modulo con l'arrivo di Iachini, solitamente giocano con un trequartista. Dovremo essere bravi a limitarli. Bertani lo considero l'uomo più pericoloso. Cosa penso della loro situazione? Sembra di vedere il Toro dell'anno scorso. Forse pensavano di ottenere il massimo con i grossi nomi della rosa, ma non è così. Ancora non sappiamo nulla della nostra formazione, il mister non ha ancora provato niente per lunedì, e dunque non conosciamo il modulo che adotterà".

Il difensore romano parla del suo perenne ballottaggio con Glik: "E' chiaro che un giocatore vorrebbe sempre giocare, ma sappiamo che in una rosa forte c'è spazio per tutti. E' una rivalità che può dare fastidio, ma con Glik ci scherziamo sopra. Ventura dice che posso dare di più? Io cerco sempre di dare il massimo. Quest'estate ho pensato di andare via, ma il mio agente ha parlato con il mister, che mi ha voluto trattenere, ritenendomi un giocatore importante. Cosa è cambiato rispetto alla gestione Lerda? Sicuramente la fase difensiva. Dietro ci sentiamo più protetti. Ventura lavora molto sugli automatismi difensivi".

L'ex centrale del Vicenza parla del campionato e delle squadre più temibili per la promozione: "Il nostro dovere è fare almeno 80 punti, considerando come corrono quelle dietro di noi. Le due compagini più pericolose sono il Sassuolo e il Pescara. La prima mi ha impressionato per la sua solidità in difesa. La seconda, allenata da Zeman che conosco, mi ha colpito per la continuità. Non pensavo potesse arrivare nei primi posti".