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Di Michele: "Battere il Toro è come superare l'Inter in A"

di Marina Beccuti


Torna il capitano dopo la squalifica e non vede l'ora di scendere in campo lunedì sera. Di Michele, oggi in conferenza stampa, ha cominciato facendo il punto della situazione: "Il programma prevedeva qualche punto in più, ma come ho sempre detto la B è dura, noi abbiamo valori superiori rispetto agli altri, ma se non sei concentrato tutte le partite sono difficili. Chi gioca contro di noi dà molto di più, il Padova ne è un esempio. Battere il Toro è come battere l'Inter in A".

L'attaccante romano elogia lo spogliatoio: "Da capitano non sono mai intervenuto a prendere in mano la situazione, non ce n'è bisogno, l'aria è diversa, più serena, anche la sconfitta la si vive con la logica rabbia, ma poi passa subito dovendo pensare al prossimo incontro. Al limite interviene il mister. I nuovi si sono subito messi a disposizione, i vecchi si sono rimboccati le maniche, il mister è intervenuto solo per piccoli aspetti. Chi non ha voluto sposare la causa granata se n'è andato, chi è rimasto, me compreso, si è calato subito nel nuovo campionato, come coloro che c'erano già".

Re David rientra dopo la squalifica con tanta carica: "Ho ancora più voglia dopo la squalifica, la prima ammonizione è stata un po' esagerata. Ho chiesto spiegazioni all'arbitro, ma non me le ha date, bensì mi ha ammonito, la seconda poteva anche starci. Mi è spiaciuto non esserci contro il Frosinone, si poteva portare a casa una vittoria, ma comunque i miei compagni si sono comportati bene. Davanti siamo tre giocatori un po' diversi, Bianchi è un attaccante d'area da rigore, Vantaggiato può fare sia la seconda che la prima punta, è bravo quando attacca la porta, ha ancora poche partite nelle gambe, ma crescerà sicuramente".

Di Michele poi si sofferma sulla situazione in casa granata: "Dei moduli non me ne occupo, li adatta l'allenatore, noi siamo a disposizione. Con questa squadra si può giocare con qualsiasi schema, basta solo adattarsi. Le due sconfitte subite rientrano nella logica, noi dobbiamo sempre vincere a tutti i costi, il pareggio per noi è partire in salita. Noi preferiamo rischiare sempre, sia in casa che fuori, perchè dobbiamo vincere ovunque, con il pari non si va molto lontano e noi vogliamo arrivare al traguardo prima possibile. Dobbiamo dare una sterzata al campionato in queste prossime quattro partite, per dare un segnale non solo a noi stessi, ma anche agli altri. Ci aiuterebbe a prendere maggior entusiasmo. Sono partite difficili, però battere Ancona e Reggina sarebbe il massimo.

Riguardo ai prossimi avversari, il centravanti ha detto: "I due attaccanti dell'Ancona, Colacone e Mastronunzio, sono molto bravi, ma non ci sono solo loro due, tutta la squadra gioca a memoria, Colacone ha acquisito molta più esperienza e maturità, con Mastronunzio si trova a suo agio".

Per concludere Di Michele liquida in due parole la sua vecchia squalifica, visto che questa sera si apre il processo: "Ho pagato per quello che ho fatto, ho sbagliato, ma non volevo fare nulla di male".


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