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Dietro ad Ansaldi il vuoto. Il Toro si scopre debole sulle fasce?

di Marcello Ferron

Visto il modulo ormai consolidato che Walter Mazzarri utilizza nel Toro, ovvero il 3-5-2, gli esterni svolgono un ruolo fondamentale nell'economia del gioco dei granata. E se da una parte Cristian Ansaldi si sta confermando su alti livelli anche in questa stagione, dimostrandosi uno dei leader della squadra, alle sue spalle e sull'altra fascia stanno mancando, soprattutto nell'ultimo periodo, gli altri esterni, che non stanno offrendo un rendimento adeguato e non garantiscono alternative certe all'argentino. Sulla destra Ola Aina sta confermando i grandi problemi di discontinuità che si erano visti già nella scorsa stagione. Le ultime due partite, con Verona e SPAL, ne sono una testimonianza: contro gli scaligeri una sua ingenuità ha regalato il gol del 3-3, mentre nella partita di ieri sera contro i ferraresi il giovane brasiliano Strefezza lo ha messo in grande difficoltà, andando anche in gol. Lorenzo De Silvestri, l'altro candidato al ruolo di titolare sulla fascia destra, non sta certo attraversando il momento più felice da quando è a Torino. Oltre all'infortunio contro la Fiorentina che lo ha penalizzato, il suo contratto con il Toro è in scadenza, ed il suo futuro potrebbe non essere più granata, con alcune squadre, come il Bologna di Mihajlovic, alla finestra. Anche il nuovo acquisto Diego Laxalt, arrivato in estate, per ora non è ancora riuscito ad imporsi con la maglia del Torino: ieri sera, contro la SPAL, quando è stato chiamato a sostituire Ansaldi, uscito per infortunio, non è quasi mai riuscito ad incidere. Se il Toro vuole provare a raddrizzare questa stagione, per ora caratterizzata da una miriade di occasioni perse, sarà fondamentale che sugli esterni si riesca a garantire un'alternativa credibile a Cristian Ansaldi.


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