Difficile che arrivi un trequartista al Torino se almeno uno degli attuali non sarà ceduto
Fonte: Elena Rossin
Miranchuk, Radonjic, Vlasic più Karamoh e Seck e volendo anche Ilkhan sono i giocatori che nel Torino agiscono alle spalle della punta. E in casi di emergenza possono farlo, com’è già capitato, pure Lukic e Linetty e persino Garbett. Due sono i posti e con il gioco di Juric, che comporta dispendio di energie fisiche e mentali, in corso di partita almeno uno, per non dire tutti e due, può e ha bisogno di essere sostituito. I rimi tre sono da considerarsi titolari, anche se Nemanja è quello che è partito più volte dalla panchina, e gli altri tre sono da considerarsi delle riserve, con Demba che è stato il più utilizzato. Sulla carta quindi ci sono sei giocatori per due posti.
Fra i rinforzi che servono al Torino c’è anche un trequartista e il nome di Praet per gennaio è il più gettonato, ma se prima il reparto non viene sfoltito è difficile che il Torino ne prenda un altro portando a sette il numero dei trequartisti in rosa. Effettivamente Seck e ancor più Ilkhan sono dati in partenza a gennaio. Ma serve appunto almeno una cessione prima di prenderne un altro, altrimenti si rischia di avere troppi trequartisti. Dovesse arrivare Praet, o comunque qualcuno di equivalente, è facile immaginare che lui più Miranchuk, Radonjic e Vlasic sarebbero quelli che ogni partita si contenderebbero i due posti da titolare e gli altri due comunque in corso di partita subentrerebbero. Di conseguenza chiunque altro fosse in rosa difficilmente giocherebbe.
Affermare quindi che è difficile che arrivi un trequartista al Torino se almeno uno degli attuali, per non dire due, non sarà ceduto è cosa ovvia.