.

Djidji, dalla lista di partenza ad una nuova occasione

di M. V.

Walter Mazzarri cura attentamente la fase difensiva, ma spesso tende a cambiare, talvolta in modo definitivo, alcuni dei suoi elementi. Punti fermi della retroguardia, ad eccezione di alcune situazioni differenti da quelle tattiche, sono intoccabili, e il ruolo di terzo a sinistra che sta subendo continue mutazioni. Koffi Djidji ha attraversato alcune fasi in maglia granata, la prima che l'ha portato a conquistare il posto da titolare convincendo il Torino all'investimento del riscatto del cartellino dal Nantes (costato complessivamente tre milioni e mezzo di euro), il secondo concluso dopo la brutta sconfitta per 4-0 contro la Lazio da cui non ha più visto il campo finendo dietro nelle gerarchie sia a Bremer che a Lyanco (si stava già parlando di prestito per lui, su tutti il Lecce), ed il terzo, quello attuale, in cui, nuovamente al fianco di Nkoulou e Izzo, chiude brillantemente ogni spazio alla Roma a domicilio consegnando un nuovo clean sheet da cui Mazzarri difficilmente vorrà nuovamente separarsi. Di certo, con Lyanco più infortunato che a disposizione ed il rientrante dalla squalifica Bremer autore di troppi errori, peraltro decisivi, per Djidji si apre una nuova possibilità di riprendersi la difesa del Torino da protagonista per il resto del campionato.