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"Dolcetto" all'ex Juric e Vanoli si arrabbia: "Poca personalità, penso di cambiare sistema"

di Emanuele Pastorella

La battuta è fin troppo scontata: il Toro regala un “dolcetto” a Juric, la Roma fa lo “scherzetto” ai granata. E’ un Halloween amaro per Vanoli e i suoi ragazzi, che ancora una volta fanno due passi indietro dopo uno in avanti. Il test di personalità nella Capitale sotto gli occhi del presidente Cairo è fallito, il croato ringrazia così la sua ex squadra e prova a tenersi stretti i giallorossi. Il tecnico granata, invece, inizia ad alzare la voce, anche perché all’Olimpico è stato un Toro troppo brutto per essere vero. Quello più brutto della sua gestione? “Sì, penso proprio di sì - ha risposto Vanoli - e non c’erano le avvisaglie perché dopo una partita difficile come quella di Como abbiamo raggiunto tre punti che avrebbero potuto darci un po’ più di serenità, ma sono molto arrabbiato perché sopratutto nei primi 25 minuti non abbiamo avuto personalità”.

Ora all’orizzonte ci sono altre due vette durissime da scalare: domenica la Fiorentina si presenta allo stadio Olimpico Grande Torino nel suo miglior stato di forma, sabato prossimo i granata faranno visita all’Allianz Stadium per il derby contro la Juve che tutti sanno quanto sia tabù, con una sola vittoria negli ultimi trent’anni. “A inizio campionato eravamo più fluidi, dobbiamo capire se è il momento di cambiare qualcosa o se continuare su questa strada - la ricetta di Vanoli per ritrovare il suo Toro - perché le mezzali hanno attaccato poco la profondità, le punte non ci hanno mai aiutato a tenere la palla e a girarla, i quinti hanno fatto fatica a trovare lo spazio da attaccare”. Il passaggio alla difesa a quattro è un pensiero che già da diversi mesi passa nella testa dell’allenatore, anche se il paradosso è che proprio quella di Roma è stata una delle partite in cui i granata hanno concesso meno occasioni all’avversario. Vanoli ha soltanto 48 ore per pensarci, domenica alle 15 si torna nuovamente in campo. E l’obiettivo primario è quello di non dover guardarsi alle spalle invece che in alto dopo Fiorentina e Juve, ultimi due appuntamenti prima della nuova sosta per le nazionali.