Due vittorie non fanno conquistare un posto in Europa al Torino: calma!
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Vincere piace a tutti, sognare non costa nulla, ma farsi prendere da facili entusiasmi è pericoloso e porta nella migliore delle ipotesi a cocenti delusioni. I tifosi del Toro devono, e non solo possono, essere contenti perché la società non ha ceduto Glik, Maksimovic e Peres e ha preso giovani di prospettiva che in parte hanno già fatto vedere che in serie A possono starci eccome. Le vittorie in Coppa Italia e nelle prime due giornate di campionato sono positive e hanno fatto iniziare bene la stagione, aggiungendo che la Juventus ha zero punti, il Napoli uno e la Lazio, il Milan, la Fiorentina e il Genoa tre, la Roma e la Sampdoria quattro indubbiamente fa piacere e godere, ma lasciarsi andare a voli pindarici sul piazzamento finale nei primi, per alcuni primissimi posti della classifica, è a dire poco prematuro. Mancassero poche giornate alla fine del campionato sarebbe diverso, ma ai primi di settembre non ha alcun senso. Anche il Chievo, il Palermo e il Sassuolo, lasciando perdere l’Inter, hanno sei punti come il Torino e condividono il primo posto in classifica: chi oggi scommetterebbe con gli amici una pizza su un piazzamento al quinto posto di Chievo, Palermo o Sassuolo?
Il Torino deve puntare al quinto posto, ma in tutti ci deve essere la consapevolezza che a quell’obiettivo possono concorrere altre squadre. Oggi è impossibile ipotizzare esattamente quali, però Juventus, Roma, Napoli, Inter, Milan, Lazio, Fiorentina, Sampdoria e Genoa e con il Torino si arriva a dieci, quindi mezza serie A, vorrebbero collocarsi fra il primo e il quinto posto, solo in cinque ci riusciranno. Quante possibilità ha il Torino di riuscire nell’intento è una domanda alla quale forse si potrebbe pensare di rispondere dopo la decima giornata, quando gli equilibri del campionato si saranno un po’ delineati. Una cosa però è già possibile dirla: se la squadra vincerà in casa e in trasferta tutte le partite con chi è meno forte di lei e punterà e riuscirà a conquistare la maggior parte delle volte i tre punti con chi, più o meno, è del suo stesso livello, allora il quinto posto sarà alla portata. Vincere con le squadre più forti fa piacere e morale, ma non basta. L’anno scorso il Torino batté una volta Juventus, Inter e Napoli e pareggiò una volta con Inter, Milan e Roma e due con la Fiorentina, ma non conquistò l’intero bottino con squadre che finirono la stagione più in basso in classifica, infatti, pareggiò due volte con il Palermo, perse con il Sassuolo, pareggiò e perse con l’Empoli, pareggiò una volta con il Chievo e il Cagliari, perse una volta con l’Udinese e alla fine arrivò nono a soli due punti dalla Sampdoria e non andò in Europa League. Senza dimenticare che il Genoa che si piazzò al sesto posto aveva cinque punti in più e solo per la mancata licenza Uefa non è andato in Europa League.
Basta veramente poco per non riuscire a ottenere ciò che si vuole e si potrebbe raggiungere, quindi facendo tesoro di quanto è accaduto nel recente passato è meglio che i tifosi non eccedano nei sogni di gloria e che anche i giocatori non credano di poter vincere con facilità, solo perché per tre volte hanno rimontato dopo aver preso gol, soprattutto quelli con Pescara e Frosinone, evitabilissimi. Tenere i piedi per terra e vincere con l’Hellas Verona fra due domeniche, giusto per tenersi in linea con l’obiettivo.