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E' boom di Nazionali: Juric ne saluta addirittura 14. E potevano essere anche di più

di Emanuele Pastorella

E’ un Toro sempre più da Nazionale, oltre che internazionale. Perché se da una parte la rosa granata è altamente multietnica, con appena cinque italiani su 28 calciatori in totale, dall’altra ha fornito un numero incredibile ai ct delle varie selezioni. Sono ben 14, infatti, i giocatori che hanno lasciato momentaneamente il Filadelfia per raggiungere le rispettive nazionali: in via Arcivescovado gongolano, dal momento che ci sarà l’occasione di mettere in mostra i propri talenti su palcoscenici internazionale, mentre Juric sorride un po’ meno, visto che gli portano via esattamente metà squadra. Sotto sotto, però, pure il tecnico può essere orgoglioso di questa infarcita di nazionali, segno che anche e soprattutto il suo lavoro sta dando i suoi frutti a livello di singoli.

Boom assoluto, i meriti di Juric
E ce n’è davvero per tutti i paesi: Aina e Singo rappresenteranno l’Africa con Nigeria e Costa d’Avorio; l’ultimo arrivato Gravillon porterà un po’ di granata a Guadalupa; Ilic è andato a rimpolpare la già ricca colonia serba con Milinkovic-Savic e Radonjic; Linetty ritroverà la Polonia dopo la delusione per essere stato escluso dal Mondiale. Poi ci sono i pilastri delle rispettive nazionali come Vlasic per la Crozia, Rodriguez per la Svizzera e Vojvoda per il Kosovo. Pur essendo fuori rosa con Juric, Berisha è riuscito a tenersi stretta la sua Albania, mentre Gineitis è ormai pienamente nel giro della Lituania. Dulcis in fundo, i due azzurri del Toro: Ricci era in odore di Nazionale maggiore ma si consolerà con l’Under 21, Buongiorno si gode la prima chiamata di Mancini.

I tre rimpianti
Si diceva che in totale sono 14, ma sarebbero potuti essere addirittura di più: Miranchuk ha dovuto declinare la chiamata della Russia per un problema muscolare, Lazaro ha all’attivo 36 presenze con l’Austria e il suo rendimento prima dell’infortunio lasciava presagire ad un ritorno con la selezione di Rangnick, Pellegri poteva far comodo a Mancini considerando la crisi di attaccanti ma le sue condizioni rimangono precarie. Tutti i granata avranno due gare da giocare, prima di giovedì prossimo Juric non avrà il gruppo al completo. Il calendario, però, dà una mano all'allenatore: per preparare la sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo avrà a disposizione 24 ore in più, essendo il posticipo di lunedì 3 aprile.