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E’ crisi conclamata per il Torino che continua a perdere commettendo errori madornali e sabato c’è il derby

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Giocatori del Torino

“Bisogna essere uomini e tirare su le maniche, alzare la testa e pedalare: questo è quello che dobbiamo fare” così Vanoli dopo la sconfitta con la Fiorentina che porta a 5 le partite del Torino senza ottenere punti sulle 11 disputate in campionato che diventano addirittura 6 se si include anche la Coppa Italia. Che il Torino non fosse quello delle prime giornate quando arrivò addirittura a essere primo in classifica c’era da immaginarselo. E se qualcuno si fosse illuso che la squadra non avrebbe subito un contraccolpo dopo che in estate era stata smantellata la difesa che nei tre anni recedenti era il punto di forza della squadra ora si sarà svegliato e sarà uscito dal mondo dei sogni. Cedere Buongiorno e Bellanova e non rinnovare il contratto a Rodriguez e non prendere calciatori che sappiano almeno sostituirli senza farli rimpiangere troppo è stato un harakiri, come anche puntare per la fase offensiva tutto su Zapata senza avere un’alternativa a Duvan visto che Adams non è il suo alterego e in più ieri dopo soli 14’ ha chiesto il cambio per un problema al flessore sinistro.

Le sconfitte del Torino sono figlie di errori madornali commessi, una volta da un giocatore e un’altra da un altro, che hanno regalato gol, nel complesso 16, e punti agli avversari. Già quando i granata a inizio stagione avevano infilato un filotto utile con cinque risultati positivi consecutivi la squadra subiva gol che allora venivano definiti ingenui poiché le tre vittorie e i due pareggi avevano nascosto le lacune che c’erano. Mister Vanoli le sta provando tutte cambiando la posizione dei giocatori e alternandoli, ma finora non è riuscito a trovare soluzioni che diano più solidità difensiva alla squadra e a questo si sta andando a sommare il fatto che il Torino non è più così fluido da riuscire a segnare come faceva all’inizio, quando Zapata e il neo acquisto Adams avevano fin da subito dimostrato di avere un buon feeling. Prima dell’infortunio persino Duvan aveva avuto un calo, ma poteva essere solo un momento e comunque continuava a riuscire a fare reparto da solo e ne beneficiava anche Adams, che da titolare o subentrante in sei gare aveva realizzato tre gol: un bell’impatto con la Serie A. Ma dopo l’infortunio di Zapata, nella gara con l’Inter era uscito all’84 (era il 5 ottobre), Ché non ha più segnato, forse è solo un caso però chissà.

I tifosi del Toro sono molto preoccupati in assoluto e lo sono anche di più perché sabato di sarà il derby e nell’era Cairo (iniziata il 2/9/2005) in campionato con la Juventus c’è stata una sola vittoria (26 aprile 2015) e 6 pareggi (28/2/2008, 6/5/2017, 3/5/2019, 3/4/2021, 18/2/2022 e 13/4/204), mentre le sconfitte sono state 21 e in 28 partite sono stati fatti 15 gol e ne sono stati incassati 48. Le prestazioni in questa stagione non sono sempre state all’altezza e la squadra, come per la verità già in passato, ha dimostrato di avere poca personalità.
Ieri durante l’intervallo dalla Curva Maratona è partito il coro: “Tirate fuori le pal…e” che poi è stato ripetuto durante il secondo tempo e a fine partita. Per la prima volta i tifosi hanno esternato il loro disappunto nei confronti dei giocatori, finora avevano contestato il presidente Cairo e in maniera minore il direttore sportivo Vagnati. Adesso però pretendono di più dalla squadra che avevano sempre sostenuto e di certo non meritano di subire altre umiliazioni nel derby, visto le troppe ingoiate negli ultimi 19 anni.


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