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E' ora di sfoderare un po’ di cinismo utile per il salto di qualità

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

I risultati si ottengono con il duro lavoro quotidiano sfruttando le capacità di base e la voglia di migliorarsi sempre, ma serve anche un po’ di fortuna e una certa dose di sano cinismo. Il Torino sta rincorrendo il sogno dell’Europa League e giorno dopo giorno ciò che inizialmente apparteneva solo alla sfera dell’onirico tende ad assumere una forma più concreta. Per far si che il sogno diventi realtà occorre anche un po’ di cinismo, che i granata dovranno iniziare a sfoderare già domenica nella sfida con il Bologna, approfittando delle difficoltà dei felsinei.

 

Diamanti è stato ufficialmente ceduto al Guangzhou, Ballardini così continua a vedere assottigliarsi il numero dei giocatori a disposizione, anche perché Acquafresca darà forfait a causa di una lesione al retto femorale e va ad aggiungersi a Pazienza fermo a causa di uno stiramento ai flessori della coscia sinistra e agli squalificati Kone e Moscardelli e a Ibson, che non ha ancora completato le pratiche burocratiche per poter essere convocato, e forse il mister rossoblu dovrà fare a meno pure di Della Rocca e Cech non del tutto ripresisi dagli infortuni. Ecco quindi che il Torino si trova in una situazione di oggettivo vantaggio potendo sfruttare le difficoltà dell’avversario, oltre che a far valere la sua matematica superiorità data dai quindici punti in più in classifica e dall’affrontare in casa il Bologna.

 

Il Torino potrà invece contare su quasi tutti i suoi uomini, a parte Gazzi che si sta riprendendo dalla distorsione alla caviglia. Anche Vesovic può essere convocato in quando è arrivato il transfert Fifa. Ventura dispone di tutti i presupposti per trovare le soluzioni migliori per mettere la squadra nella condizione di esprimere al meglio il proprio gioco. Cerci ha superato il mal di schiena così potrà continuare a sfidare Immobile per ottenere la palma di più prolifico bomber granata, è sempre più avvincente il testa a testa fra i due e al momento è Ciro colui che detiene lo scettro avendo realizzato una rete in più e per giunta senza l’ausilio di battere i calci di rigore, poiché l’uomo degli undici metri è Alessio. Il Torino non è solo Cerci e Immobile, Padelli è sempre più una sicurezza fra i pali, Darmian sulla fascia destra è un’autorità, Vives davanti alla difesa è un solido pilastro così come rappresentano una robusta diga il terzetto formato da Maksimovic, Glik e Moretti. Senza scordare gli altri che a turno quando vengono chiamati in causa hanno la possibilità di sfoderare capacità e determinazione. Domenica all’ora di pranzo il Torino ha l’opportunità di fare un altro passo avanti, così si avvicinerà alla fatidica soglia dei quaranta punti rendendola sempre più una realtà e allo stesso tempo potrà rendere sempre meno onirico il traguardo dell’Europa League, soprattutto se con un po’ di cinismo batterà il Bologna.


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