Ecco che ritorna un altro nome già vagliato per l’attacco del Torino: Ljajic
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Le infatuazioni non sbocciate in amori rimangono sempre in un angolino del cuore e del cervello e ciclicamente tornano a fare capolino. Sembra proprio che a questa regola non sfugga il Torino, che è sempre alla ricerca di un attaccante per completare la rosa, ed ecco quindi che torna in auge Adem Ljajic. Il serbo di origini bosniache della Roma pare proprio non essere al centro dei piani di Garcia di conseguenza la società è disponibile a cederlo e il Torino potrebbe essere l’interlocutore ideale non solo perché è alla ricerca di una punta, ma anche per Bruno Peres, da tempo oggetto del desiderio dei giallorossi.
Non si tratterebbe di uno scambio Peres per Ljajic se la trattativa andasse in porto, ma di un accontentare tutti senza che nessuno alla fine pensi di averci perso. Il Torino avrebbe la punta che manca e la Roma l’esterno che vuole da tempo, Peres giocherebbe in Champions, una sorta di risarcimento per non essere stato inserito lo scorso anno nella lista dell’Europa League, e Ljajic avrebbe chance maggiori di giocarsi un posto in campo. In prospettiva il giallorosso in granata ha anche la possibilità di diventare il perno del gioco offensivo per le prossime stagioni poiché Quagliarella ha trentadue anni, Maxi Lopez trentuno e Amauri trentacinque, mentre Adem compirà ventiquattro anni il 29 settembre.
Sembrerebbe tutto facile, non proprio. Il Torino vorrebbe tenersi Peres ed è disposto a trattare solo se per il suo giocatore vengono offerti circa 15 milioni e Ljajic guadagna attualmente 2 milioni a stagione, cifra che va ben oltre i tetti salariali vigenti in casa granata. Il serbo è legato alla Roma fino a giugno 2017, ma il Torino potrebbe superare il problema del tetto ingaggi allungandogli il contratto e inserendo dei bonus. La valutazione attuale di Ljajic si aggira sui 10-12 milioni, la Fiorentina nel gennaio 2010 pagò il suo cartellino al Partizan Belgrado 6,5 milioni e quando lo vendette alla Roma, nell’agosto 2013, ne incassò 11 e nell’accordo ve ne erano anche altri 4 di bonus legati al raggiungimento da parte del giocatore e della squadra giallorossa di obiettivi sportivi, quest’ultima cifra dovrebbe in parte ancora essere incassata dal club viola. La Roma quindi potrebbe inserire Ljajic nella trattativa per arrivare a Peres senza dover sborsare i 15 milioni che vuole Cairo e con la differenza il Torino prenderebbe Faraoni dell’Udinese individuato proprio come sostituto di Bruno, nel caso fosse ceduto.
La valutazione da fare in casa granata sarebbe soprattutto sulle caratteristiche tecniche e sul carattere di Ljajic. Il suo ruolo naturale è quello di ala sinistra, però può giocare anche da seconda punta o trequartista. Alcuni in lui rivedono alcune movenze di Kakà, che è anche l’idolo di Adem. Indubbiamente il nazionale serbo ha fra le sue doti la rapidità, una discreta capacità di saltare l’uomo ed è dotato di un tiro interessante che lo rende capace di calciare le punizioni. Per quel che riguarda il carattere e di conseguenza l’inserimento nello spogliatoio qualche trascorso burrascoso alla Fiorentina con mister Delio Rossi è innegabile ed è risaputo. Ora sta al Torino valutare se il rapporto qualità-prezzo-carattere sia giunto per far indossare a Ljajic la maglia granata.