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Ed ora tocca alla squadra e a Juric impedire che nel mercato invernale il Torino ceda qualche big

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

Si è da pochi giorni, quattro, concluso il mercato estivo, ma quello invernale si staglia già all’orizzonte. Da un punto di vista temporale c’è ancora tempo perché aprirà i battenti il 2 gennaio 2024, fra tre mesi, ma per quel che riguarda il Torino quest’estate i soldi spesi sono stati superiori a quelli incassati con un saldo negativo. I conti li ha fatti Tuttosport, per dare a Juric Vlasic, Bellanova, Lazaro, Tameze, Sazonov, Popa (unico arrivato da svincolato), e il giovane Haveri ai quali vanno aggiunti Ilic, che era arrivato nel gennaio 2023 e che sarà definitivamente riscattato a gennaio 2024 (il prestito era di un anno e mezzo), il riscatto di Radonjic, più Zapata e Soppy, entrambi in prestito però il club granata per l’attaccante ha un diritto di opzione e/o obbligo di riscatto, in quest’ultimo caso al verificarsi di determinate condizioni, per cui gli 8 mln del costo del cartellino non usciranno subito dalle casse bensì la prossima estate quindi non è incluso, come Soppy, nel conto dei soldi spesi che ammontano a 48,4 milioni di euro. Mentre per le cessioni, nelle quali va inclusa la seconda rata di Bremer passato alla Juventus nell’estate del 2022, Singo, Izzo e Warming, ci sarebbe anche Verdi però non è stato calcolato, il Torino ha incassato 27,2 mln. Il saldo risulta negativo per 21,2 mln.

Per ridurre il saldo negativo il Torino aveva provato a vendere Buongiorno all’Atalanta nella settimana prima della chiusura del calciomercato, ma il no del giocatore ha evitato quello che sarebbe stato un vero e proprio vilipendio. Adesso quindi tocca ai giocatori e a mister Juric far fruttare i soldi che la società ha speso trasformandoli in punti in classifica.

 E’ facile immaginare che se a fine dicembre, il 30 si disputerà la penultima giornata del girone d’andata, il Torino in classifica non sarà in zona 6°-7° posto ci sarà il rischio che la società cerchi di vendere o comunque accetti le offerte per qualche giocatore che fa gola ad altri club. Dirlo non è creare un inutile allarmismo, ma è questione di essere realisti. Il Torino negli ultimi anni ha sempre avuto bilanci in rosso, finora cinque di fila, e il saldo negativo di questo mercato estivo inevitabilmente porterà ad avere l’esercizio di bilancio relativo al 2023 ancora una volta in rosso per cui se la squadra non fa risultati appena ci sarà l’occasione saranno venduti giocatori per rimettere a posto i conti. Se invece la squadra stesse facendo bene e si trovasse in una posizione di classifica che fa pensare che a fine campionato possa accedere a psi che le permettano di disputare le coppe europee, da intendersi la Conference League, allora cedere giocatori importanti, che sono quelli che hanno mercato e possono far incassare parecchi soldi, sarebbe molto più difficile e soprattutto sarebbe come smantellare la squadra impedendole di poter continuare a disputare un buon campionato. Si può mettere la mano sul fuoco, senza temere di bruciarsela, che di questo Juric è assolutamente consapevole e che farà di tutto per far rendere al massimo i giocatori, loro ovviamente dovranno impegnarsi in tal senso, e scongiurare foschi scenari.


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