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ESCLUSIVA TG – Aghemo: “Il Toro dovrà giocare senza fare errori, la Juve non può sbagliare questa gara. Mercato granata? Un attaccante e un difensore e fare “pulizia” nello spogliatoio”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Paolo Aghemo

Paolo Aghemoè stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Aghemo è giornalista di Sky Sport, con lui abbiamo parlato del derby di domani fra Torino e Juventus.

Sia il Torino sia la Juventus non arrivano nella migliore condizione possibile al derby, gara che inaugura il girone di ritorno. Lei, che segue entrambe molto spesso, come vede le due squadre?
“Il Toro, secondo me, è in un momento in cui ha grandi difficoltà a rendersi pericoloso. Dal punto di vista tecnico Vanoli le sta provando tutte per cercare di creare qualche situazione in avanti che porti ad aumentare il numero dei gol. Il cambio di modulo, il 4-2-3-1, è una soluzione proprio per aumentare la qualità della squadra grazie ai due play e al'inserimento di Vlasic. che è un po' il fattore centrale di questo cambiamento.  Il Toro è in fase di assestamento in attacco, in attesa del mercato. E l'aiuto a Vanoli dovrà arrivare soprattutto dal mercato, che non è la provvidenza e non potrà essere la provvidenza, ma sarà, se fatto bene, un aiuto per avere alternative soprattutto nei cambi dove serve qualità e che non abbassino il livello della squadra.
Dal punto di vista morale, la squadra nelle ultime giornate ha dato segnali di risveglio. La strada è ancora lunga perché la squadra ha ancora un po' di timori e deve trovare la fiducia. In questo senso il derby può essere un'arma a doppio taglio: può affondare l’autostima che si sta ritrovando oppure dare una bella mano, un bell’aiuto alla squadra. Sicuramente giocando in casa davanti a uno stadio tutto esaurito fare una buona prestazione e un buon risultato per Vanoli e per i giocatori potrebbe essere una chiave di volta, anche considerando che il calendario è molto complicato infatti dopo il derby il Torino dovrà affrontare  la Fiorentina poi avrà lo scontro diretto per la salvezza con il Cagliari e il  primo febbraio dovrà vedersela con l’attuale seconda in classifica l’Atalanta, che ha tre punti in meno del Napoli però deve recuperare la partita con la Juventus fra cinque giorni, mercoledì”.
E per quel che riguarda la Juventus?
“La Juve arriva al derby con la necessità di vincere per forza poiché ha vinto una sola volta nelle ultime sei partite e nelle restati ha fatto cinque pareggi che hanno zavorrato la classifica. I bianconeri hanno la necessità tecnica di riprendere il cammino in classifica per non staccarsi dalla zona Champions. E poi hanno anche una necessità morale perché dopo la sconfitta in semifinale con il Milan in Supercoppa il ko ha creato qualche malumore, per cui hanno bisogno di rialzarsi dal punto di vista dell'entusiasmo e di ripartire dal punto di vista morale. Tra l'altro quella col Torino sarà una partita fondamentale perché è la prima delle sei decisive per la stagione. A gennaio infatti, oltre a quella con i granata, ci saranno tre partite di campionato contro avversari diretti per un posto in Champions, Atalanta, Milan e Napoli, e due di Champions League con Brugge e Benfica, quindi la Juve non può sbagliare nulla.
Questo è un mese in cui Motta dovrà dare anche alla sua squadra un'identità precisa. In questo momento dal punto di vista degli uomini ha qualche difficoltà in attacco, perché sia Conceiçao sia Vlahovic potrebbero essere convocati, ma difficilmente saranno schierati dall'inizio e quindi davanti il mister dovrà comunque inventarsi qualcosa e si potrebbe vedere Nico Gonzalez centroavanti. Questa è la situazione della Juventus, che è ancora un po' alla ricerca di se stessa perché non è una squadra che ha già un'identità precisa e non ha ancora quella mentalità vincente che è nel suo DNA”.
A proposito di stadio pieno, sarà sicuramente quasi tutto esaurito se non proprio tutto esaurito, però ci saranno anche tanti tifosi bianconeri. Questo quanto inciderà sul Torino tenuto anche conto che c'è una contestazione in atto oramai da tanto tempo nei confronti della proprietà e della dirigenza?
“La contestazione oramai fa parte del contesto per cui la squadra si è abituata, lo stesso Vanoli lo ha ripetuto mille volte, quindi non fa più notizia questo discorso. La cosa importante è che non deve diventare un alibi per i giocatori e  Vanoli infatti è stato molto saggio e da subito ha cercato di allontanare quest’idea. La squadra deve pensare a quello che fa in campo, così come l'allenatore.
I tifosi hanno sempre sostenuto il Torino, quindi alla fine la contestazione non è rivolta a Vanoli, che invece è molto apprezzato dalla piazza, e non è rivolta neppure alla squadra, che è sempre stata sostenuta anche nei momenti in cui ha fatto male. Questo vuol dire che è evidente che la passione e l'entusiasmo dei tifosi in questo momento non è in discussione.
Non credo che anche la presenza di tanti tifosi della Juve sia una novità. Nel derby ci sono sempre tantissimi tifosi della Juve nello stadio del Toro. Questo potrebbe essere un aiuto per i bianconeri, però per il Torino non credo possa incidere.
Ormai sul fronte della contestazione si va avanti da inizio stagione quando è esplosa prima della sfida con l'Atalanta e in quella partita il Torino vinse. Poi la contestazione è andata avanti e il Torino comunque ha fatto bene nelle prime giornate, per cui non legherei questo al derby. A lungo andare la contestazione potrebbe essere un fattore che aumenta la possibilità che non ci sia compattezza. Quando non c'è compattezza in tutto l'ambiente, in tutte le componenti, società, squadra, staff tecnico e tifosi, e quando non c'è quell'unione totale allora qualcosa poi si perde, si smarrisce a livello di risultati. Ci sono delle piazze, come Bergamo, come Udine adesso e anche Firenze volendo, in cui si vede la compattezza e l’unità e sono un fattore in più, danno qualcosa in più. Nel Torino questo manca, però devo dire che non essendo contestati direttamente la squadra e l'allenatore non può essere una scusa o un alibi per i giocatori”.
Domani Vanoli opterà per quale modulo?
“Credo che il 4-2-3-1 sia un'ottima soluzione in questo momento per il Torino. La Juventus è più forte del Toro, però se la squadra granata recupererà Ricci, anche se è un po' più a rischio di Cocco e se ci sarà o no cambierà parecchio, e se il Toro giocherà questa partita con tanta attenzione difensiva e con quello spirito, con quella grinta, con quella voglia, di cui si parla sempre, ma non è retorica in queste partite, allora i granata potranno anche strappare un risultato positivo”.
Dal punto di vista del mercato, i tifosi del Toro dovranno, come quasi sempre accade, aspettare gli ultimi giorni per vedere arrivare i rinforzi oppure, secondo lei, potrà arrivare oltre l'attaccante e anche qualche altro giocatore prima della chiusura del mercato?
“Qua parla la cronaca, se il Toro avesse avuto pronto il colpo in attacco, se la trattativa fosse già stata ai dettagli l'avrebbe chiusa il 1° gennaio. La verità è che ci sono più tavoli aperti, Vagnati sta cercando di chiudere qualcosa di concreto nel più breve tempo possibile, ma al Toro ci vuole tanta pazienza, l'ha detto anche Vanoli. Mi pare che l'allenatore sia il primo ad essere consapevole che ci vorrà del tempo, quindi non mi aspetto un colpo a breve. Le trattative sono complicate perché Beto ha un costo troppo importante in questo momento per il Torino, a meno che Vagnati non s’inventi una formula pazzesca, dovrebbe fare un capolavoro per portarlo qui. Credo che aver chiesto informazioni su Cabral sia un indizio importante del fatto che si cerca un’opportunità. Visto che è obbligatorio prendere una punta la si prenderà, però mi pare che non sia un'operazione che verrà chiusa a breve.
In realtà penso che il Toro abbia l'esigenza di prendere anche un difensore centrale e mi aspetto che il club si muova pure su questo fronte perché numericamente ha necessità di avere un altro elemento in questo reparto. Schuurs in questo momento non può essere considerato perché se anche dovesse riprendere domani ad allenarsi avrà bisogno di tempo per essere fisicamente a posto per giocare una partita:  possono passare anche mesi, anzi sicuramente non è una cosa che accadrà domani. Quindi al Torino servono un difensore e un'attaccante, dopo di che prendere qualcuno che non vale più di quelli che ci sono già è forse inutile. Se prendi qualcuno che migliora la qualità della squadra allora va fatto l'investimento, ma per prendere uno che vale quelli che ci sono, secondo me, ha poco senso prenderlo”.
E sul fronte delle uscite?
“C’è da ragionare sullo spogliatoio, gennaio può essere l'occasione per chiarire tante situazioni che portano negatività e malumori. Si sa che quando i giocatori non sono tranquilli, sia per quanto riguarda il loro futuro sia per quanto riguarda le loro ambizioni e le loro scelte o non sono contenti, bisogna fare un po' di ordine e “pulizia” nello spogliatoio. Per cui credo che anche in uscita Vagnati stia lavorando, magari sotto traccia, per trovare soluzioni per chi in questo momento probabilmente non è contento di stare al Torino. Lo spogliatoio è fondamentale, non puoi avere in una squadra 4-5 giocatori che non stanno bene. Non puoi tenere chi nella propria testa ha un’idea di futuro diverso dallo stare al Torino. E’ chiaro che cambia tutto rispetto a chi invece è coinvolto nel progetto, chiamiamolo un progetto che deve ancora un po' concretizzarsi”.
Il pronostico per questo derby quindi è abbastanza aperto oppure no?
”No, un pronostico non lo farei perché la statistica è talmente sproporzionata a favore della Juve che oggettivamente lo vedo più a favore della Juventus,  anche se questa Juve arriva nelle condizioni che abbiamo detto prima ed è  magari un po' scossa dalla Supercoppa e con Vlahovic che probabilmente andrà solo in panchina e forse non ci sarà neppure Conceiçao, che, secondo me, è fortissimo ed è l'uomo in più di questa squadra. Una Juve che quasi certamente non avrà due giocatori molto, molto pericolosi, ma che ha tanta qualità in più per questa partita rispetto al Torino. I bianconeri sono molto arrabbiati e non possano sbagliare questa gara.
Per me domani sarà molto più dura per il Torino rispetto al derby d’andata. Ripeto, il Toro non dovrà fare errori e giocare al massimo della sua condizione, cosa che ci sta nel calcio. Il derby è una partita che non ti perdona nulla. Se appunto tutti giocheranno al top, ma devono giocare tutti al top della condizione anche mentale, e senza errori sia in difesa, scongiurando di prendere gol evitabili, sia in attacco, l'attaccante che sbaglia il gol, allora il Torino potrebbe mettere in difficoltà la Juventus, però non mi azzardo a puntare sulla vittoria del Toro”.


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