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ESCLUSIVA TG – Rambaudi: “Il Torino può togliersi delle soddisfazioni se continuerà a vincere e crescere nelle prestazioni”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Roberto Rambaudi

Roberto Rambaudi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Rambaudi è un allenatore e commentatore tecnico televisivo, ha militato nel Torino nelle giovanili e poi nella Lazio dal 1994 al 1998 e ha anche allenato gli Allievi Nazionali dei biancocelesti nella stagione 2003-‘04. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi all’ora di pranzo fra le sue due ex squadre.

Il Torino è primo in classifica, ma è stato eliminato dall’Empoli in coppa Italia, la Lazio invece in campionato ha avuto un andamento un po’ altalenante finora, però in Europa League ha sconfitto senza problemi la Dinamo Kiev. A che punto sono queste due squadre che in estate hanno cambiato allenatori e anche parecchi giocatori?
“Come tutte sono in cantiere e stanno crescendo partita dopo partita. Penso che si assomiglino un po’. Le prestazioni della Lazio dopo la sconfitta con l’Udinese sono sempre state in crescendo e con al Fiorentina avrebbe meritato di vincere, ma per episodi ed errori individuali ha perso. Questo deve servire di lezione. E poi ha fatto bene in Europa Legue. Sono due squadre che, secondo me, stanno bene e sarà una bellissima partita. IL Torino con Vanoli in parte sta continuando il lavoro di Juric, ma il nuovo tecnico ha immesso idee propositive. E’ un allenatore preparato e c’è entusiasmo, anche per quello che devono fare i giocatori. Il Torino non è da primo posto in classifica, ma deve godersi questo momento ed è una squadra che può togliersi delle soddisfazioni se continuerà a vincere e crescere nelle prestazioni. Nella rosa granata ci sono individualità importanti e Vanoli ha subito optato per le due punte, a differenza di Juric che lo aveva fatto più avanti, e ha disposizione calciatori di qualità. Ma bisognerà vedere poi questi calciatori come reagiranno nei momenti di difficoltà”.

Quindi per il Torino forse la partita con la Lazio arriva proprio al momento giusto e permetterà di vedere se, quanto e come reagirà dopo la sconfitta con l’Empoli?
“In Coppa Italia Vanoli ha fatto un po’ di turnover per far mettere minutaggio ad alcuni giocatori, ma la testa è sempre al campionato. Evidentemente questi giocatori e anche l’allenatore non hanno l’esperienza di giocare tre partite a settimana o avere lo stesso livello in tutte le competizioni. Il Torino proprio per questa sconfitta arriva alla gara con la Lazio ancora più affamato quindi e vorrà fare la partita cercando di vincerla”.

Dal punto di vista dei gol, che alla fine contano al fine del risultato, il Torino ne ha realizzati 8 (comprendendo l’autogol di Thiaw) e ne ha subiti 5, mentre la Lazio ne ha fatti 8  e incassati 9 quindi più o meno questi numeri non sono poi così differenti. Ma forse entrambe le formazioni tendono un po’ ad avere qualche pecca difensiva?
“Dipende come si fanno e si subiscono i gol. La Lazio ne ha subiti due su rigore domenica e quello col Venezia a causa di una disattenzione e di un errore dei due centrali. Secondo me, la Lazio non subisce tante occasioni degli avversari e tanti tiri in porta, però alla prima occasione prende gol per disattenzione o per bravura degli avversari, come la seconda rete del Milan, il primo invece era accaduto per un errore di Provedel. Anche il Torino in qualche disattenzione individuale è incappato soprattutto nei finali però dipende se si tratta di una questione fisica che fa andare la squadra negli ultimi dieci minuti in affanno oppure se si tratta di un problema di tipo mentale. Magari quando sono in uno stato di fatica ai giocatori viene il braccino corto come è accaduto col Milan: tutte cose che l’allenatore deve valutare.  La Lazio ha più facilità a segnare, mentre i granata qualche difficoltà in più ce l’hanno. I numeri stanno dando torto sia al Torino sia alla Lazio nella fase difensiva, ma sono due squadre che non subiscono tanto e sono abbastanza equilibrate”.

Che partita si aspetta da parte di Vanoli e di Baroni?
“Mi aspetto che entrambe le squadre facciano il proprio gioco e che nessuna delle due nasconda la propria identità all’avversario: giocare il proprio calcio e poi vincerà chi sarà più bravo e commetterà meno errori. Credo che tatticamente giocheranno per non subire gol, ma per farne”.

Un pronostico?
“Mah, possono vincere entrambe: non credo che pareggeranno”.


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