ESCLUSIVA TG - Turco (La Repubblica): "Giampaolo? Sbagliato il momento storico"
Sei punti in dieci giornate, ma al Toro non è tutto da buttare. “E’ dalla sfida di Milano contro l’Inter che percepisco una squadra in crescita, vedo gli uomini più calati nel gruppo – ha detto il collega de ‘La Repubblica’, Fabrizio Turco – e credo che questa sia la strada giusta: ora servono i punti, contro l’Udinese può essere la gara della svolta”.
Turco, terzultimo posto a quasi un terzo di campionato: è una sorpresa?
“Sì, non mi aspettavo una partenza così da parte del Torino, così come non mi aspettavo la scelta della società di puntare su un allenatore come Marco Giampaolo. Credo sia stato questo il problema principale”.
In che senso?
“Nessuno mette in discussione le quaLità dell’allenatore, ci mancherebbe, ma è stato il momento storico a non essere adatto per puntare su un tecnico come lui. Giampaolo ha bisogno di tempo, di una squadra costruita per lui, di cambiare mentalità e modulo a un gruppo che da anni giocava in maniera diametralmente opposta: farlo durante l’estate del Covid, con pochi soldi e ancor meno tempo, è stato un azzardo troppo rischioso. E i rischi si sono visti”.
Emblematica la scelta di tornare al 3-5-2.
“Esatto, questo è l’esempio più lampante: Giampaolo mi è sembrato un comandante mandato allo sbaraglio e con un esercito non adatto a lui. Con questa scelta, però, ha dimostrato grande elasticità nel suo modo di pensare, da una parte cercando soluzioni non consuete per le idee di calcio che ha sempre avuto e dall’altra bocciando il mercato della società, perché non gli ha permesso di riproporre il suo classico 4-3-1-2. Contro l’Udinese credo che tornerà al suo modulo ideale, ma è una scelta dettata dalle assenze sugli esterni”.
Come si fa ad uscire dalla zona retrocessione?
“Giocando bene, perché così alla lunga i risultati arriveranno. E oltre alla qualità dei singoli, c’è bisogno che tutti vadano nella stessa direzione: è un qualcosa che ho cominciato a vedere da qualche partita, con il Toro che domina a lunghi tratti ma poi alla prima difficoltà si scioglie ed emergono vecchie paure. Ci sono state situazioni casuali e strane, qualcuna addirittura paradossale, come il fatto di prendere due gol identici dalla Juventus o di crollare a San Siro contro l’Inter. E battendo l’Udinese potrebbe cominciare un altro campionato, perché la classifica non rispecchia i valori dei granata”.
Cosa ti aspetti dal mercato di gennaio?
“Mi limiterei a fare delle scelte caratteriali, vale a dire mandare via gli scontenti. I musi lunghi non fanno mai bene perché portano negatività e pessimismo all’interno del gruppo, limitando il lavoro di chi invece è al centro del progetto”.