Evitare il sorpasso e allungare: sono queste le priorità del Torino con il Cagliari
Fonte: Elena Rossin
I due punti di vantaggio sono un capitale che non può essere dilapidato, anzi, va incrementato a tutti i costi e possibilmente, in attesa di sapere i risultati delle altre squadre, va messa pressione su quelle che hanno solo qualche punto in più. Questa è la mission del Torino a Cagliari. L’occasione è ghiotta e i granata devono dimostrare di saperla sfruttare tornando dalla trasferta in Sardegna con i tre punti. Ieri mister Nicola nella conferenza stampa pre partita ha suonato la carica e neppure il sapere che due giocatori sono risultati positivi al Covid ne ha scalfito la determinazione e dai suoi giocatori vuole “progressi e gol” perché la partita di questa sera è “un’opportunità da sfruttare con aggressività”.
Andare a più cinque sul Cagliari per poi attendere di sapere con maggiore serenità che cosa faranno il Parma (ha attualmente quattro punti in meno del Torino) con l’Udinese e il Crotone (ha cinque punti in meno) con la Juventus deve dare la spinta a chi Nicola affiderà una maglia da titolare, dovrebbe essere riconfermato l’undici che ha pareggiato con il Genoa con il dubbio su chi affiancherà Belotti tra Zaza e Bonazzoli, e stimolare chi subentrerà nel corso della partita. Sanabria è ancora da considerarsi fuori dai giochi poiché questa mattina farà le visite mediche per accertare l’idoneità al tornare a svolgere l’attività agonistica e dopo 21 giorni di isolamento in albergo e non essersi mai potuto allenare con i nuovi compagni è facilmente prevedibile che non possa essere utilizzato questa sera.
Oltretutto quando il Torino scenderà in campo a Cagliari saprà già che cosa ha fatto con lo Spezia la Fiorentina che giocherà alle 18,30 e che gli è davanti in classifica con cinque punti in più. Diventa quindi ancor più importante vincere per i granata che così potranno in caso di concomitante vittoria dei viola non aumentare il solco che li separa da chi è più avanti e in caso di pareggio o di sconfitta della compagine allenata da Prandelli ridurre il distacco. Le priorità del Torino sono lampanti e l’occasione va colta perché se è vero che poi mancheranno ancora quindici partite alla fine del campionato è altrettanto vero che il tempo per salvarsi si riduce sempre più e ne è stato sprecato già troppo per permettersi il lusso di farlo ancora.