Falque e Lyanco: due risorse che non vanno sprecate
Fonte: Elena Rossin
Premesso che melius est abundare quam deficere e che se un allenatore ha maggiori possibilità di scegliere è solo un vantaggio per la squadra poiché in campo va chi è al top della condizione fisica e mentale e che è più funzionale al tipo di gioco che si vuole fare, anche in relazione all’avversario che si affronta. Però, ovviamente, c’è un parziale rovescio della medaglia: minori spazi per quasi tutti. Nel Torino ci sono alcuni giocatori titolari inamovibili quali Sirigu, Izzo e Belotti e prima del caso Nkoulou, risolto ieri con le scuse del giocatore e il prossimo ritorno ad allenarsi con la squadra da martedì, anche il camerunense lo era. Altri giocatori sono da considerarsi titolari, ma in alcune circostanze, chi più chi meno, possono essere sostituiti durate l’arco della partita oppure accomodarsi in panchina: Djidji, De Silvestri, Ansaldi, Rincon, Baselli, Meïté, Lukic, Aina, Laxalt, Falque, Zaza e Berenguer. E poi ci sono le seconde linee Rosati, Ujkani, Bonifazi, Lyanco, Bremer, Singo, Parigini, Edera, Millico e Rauti. Verdi essendo arrivato il 2 settembre e complice la sosta per le Nazionali non si è ancora visto e anche in allenamento ha potuto provare con il gruppo al completo ben poche volte, quindi, il suo inserimento è ancora in divenire, però, si ha la sensazione che quando avrà assimilato i movimenti che vuole Mazzarri potrà essere annoverato di sicuro fra chi è titolare se non fra chi è titolare inamovibile. Per quel che riguarda Nkoulou si vedrà se e quando le scorie della vicenda saranno smaltite e se riuscirà a riprendersi il suo posto al centro della difesa granata.
In questo scenario quelli che più di tutti dovranno sgomitare per avere un posto sono Falque e Lyanco che oltretutto in estate hanno dovuto fare i conti con infortuni che ne hanno condizionato lo stato di forma. Entrambi hanno messo i rispettivi infortuni alle spalle, ma questo ha permesso ad altri di mettersi in mostra e di poter giocare in questo inizio di stagione. Bonifazi si è conquistato il posto di difensore di sinistra. Djidji, dopo anche lui aver superato problemi fisici avuti nel finire della scorsa stagione, si è insediato al centro della difesa granata sfruttando la maggiore esperienza rispetto al più giovane Bremer, che aveva sostituito Nkoulou a seguito delle arcinote vicende. Lyanco con la Nazionale Under 23 brasiliana ha giocato e questo significa che è pienamente arruolabile anche per il Torino, ma dovrà convincere Mazzarri che è lui la scelta migliore per avere un posto al centro della difesa granata. Bonfazi se Nkoulou si riprendesse il posto in squadra o se Lyanco riuscisse a scalzare Djidji si troverebbe a dover lottare con quest’ultimo, che l’anno scorso si era diviso con Moretti il ruolo di difensore centrale di sinistra.
Zaza con l’assenza di Falque e una ritrovata verve è diventato il compagno di reparto di Belotti in avanti, ma adesso con l’arrivo di Verdi le gerarchie potrebbero mutare. Falque oggi prestato alla Primavera ha giocato 60 minuti si è mosso bene segnale che l’infortunio è superato, ma non è ancora del tutto determinante nella giocata finale, anche se più volte ha provato il tiro in porta sia su punizione sia in movimento senza, però, riuscire a insaccare il pallone. Per tutti gli attaccanti ci potrebbero essere più chance se il Torino giocherà con il 3-4-3 o sue varianti, 3-4-2-1 o 3-4-1-2, ma comunque qualcuno in panchina si accomoderebbe per forza. Falque, Belotti, Verdi in caso di tridente oppure Verdi, Falque o Berenguer e Belotti se il Torino va in campo con due trequartisti e una punta, o anche Verdi o Falque, Belotti e Zaza nel caso di due punte e un trequartista. I granata però spesso giocano con il 3-5-2 e in questo caso le punte sono Belotti e Zaza, ma ci può essere la variante Verdi o Falque e Belotti. Indubbiamente le combinazioni non mancano.
Falque e Lyanco sono giocatori di qualità che s’impegnano e sono una risorsa per il Torino ed è proprio per questo che sarebbe un vero peccato se finissero per essere delle alternative, anche solo fino a gennaio quando ci aprirà la nuova finestra di mercato che darà l’opportunità a chi gioca meno di andare altrove.