Fermo il mercato in entrata mentre crescono i malumori
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Al quinto giorno di calciomercato il Torino non ha ancora concluso nessuna trattativa per dare a Ventura i rinforzi necessari, qualche cosa invece si è mossa per quel che riguarda le uscite: infatti Migliorini, Gorobsov e De Feudis si sono accasati altrove e presto anche Sgrigna, Agostini e molto probabilmente anche Sansone lo faranno. Sfoltire la rosa era necessario, però è ancora più urgente colmare le lacune in organico. La società granata non deve solo occuparsi e preoccuparsi del mercato, ma fronteggiare un crescente malumore all’interno dello spogliatoio che tende a frammentarsi sempre più in gruppi e gruppetti, alimentato dal fatto che più di un giocatore ritiene che il sistema di gioco non sia il migliore possibile e che forse bisognerebbe prendere in considerazione la possibilità di variarlo. Oltre ai malumori interni c’è anche quello dei tifosi sempre più preoccupati dall’immobilismo sul mercato, dalla spaccatura nello spogliatoio e dalle prestazioni dei loro beniamini non particolarmente esaltanti, anche se a metà campionato la squadra è a quattro lunghezze dal terz’ultimo posto e ha conquistato come preventivato venti punti (ventuno se si considera la penalizzazione di meno uno) nel girone d’andata.
Alla luce di tutto ciò è evidente che il Torino è a un bivio: da un lato c’è il rischio che si sgretoli quanto di buono fatto finora, dall’altro se si interviene nel modo corretto e tempestivamente si può uscire rafforzati da questo momento di difficoltà. Negare l’evidenza o anche solo minimizzare i problemi non serve a nulla anzi li peggiora, come non è positivo continuare a tenere lontana la squadra dai propri tifosi blindandola in allenamenti a porte chiuse, intanto i malumori trapelano ugualmente e c’è anche il rischio che vengano ingigantiti. Ci vuole chiarezza e trasparenza all’interno e verso l’esterno, se c’era un progetto va perseguito e se c’è qualcuno che non lo ritiene valido o non più valido lo deve dire apertamente in modo che si possa discuterne e decidere se modificarlo o continuare sulla strada intrapresa, magari lasciando andar via o mandando via chi non è d’accordo. Tentennare, provare a dare un colpo al cerchio e uno alla botte per rattoppare alla bene e meglio potrebbe rivelarsi un gravissimo errore, a oggi la situazione può essere migliorata, fra qualche tempo potrebbe essere troppo tardi.
In questo avvio di mercato Pescara, Genoa e Palermo hanno già dato ai loro allenatori dei nuovi giocatori, Sampdoria, Bologna, Cagliari e Siena come il Torino stanno ancora valutando il da farsi e sono alle prese con trattative più o meno avviate. La società granata continua ad inseguire all’incirca i soliti nomi noti: Acquafresca, Almiron, Barreto, D’Agostino, Dianda, Donadel, Floccari, Livaja, Olivera, Pozzi, Rivas, Seferovic e Tissone; alcuni quasi irraggiungibili per costi di cartellino o d’ingaggio, altri ambiti da società concorrenti alcune delle quali hanno la possibilità di inserire nella trattativa contropartite tecniche interessanti.
Parte dello stallo del mercato in entrata è anche dovuto al fatto che la Procura della Repubblica di Bari ha concluso le indagini preliminari sul secondo filone di scommessopoli e a breve, i bene informati dicono nelle prossime ore, notificherà a una ventina di indagati la conclusione delle indagini preliminari che prelude il rinvio a giudizio che potrebbe coinvolgere per quel che interessa al Torino Gillert, Gazzi e eventualmente Barreto. E’ scontato che il Procuratore federale Stefano Palazzi riceverà le carte dalla Procura della Repubblica e le esaminerà per poi procedere per quel che riguarda la giustizia sportiva. Allo stato attuale si può ipotizzare che le sentenze sportive potrebbero arrivare a fine campionato o al massimo nelle ultimissime giornate, in quest’ultimo caso per una squadra che lotta per la salvezza rischiare di ritrovarsi senza giocatori chiave sarebbe una mazzata e questo dovrà essere tenuto in debito conto in questa sessione di mercato.
Però, prima ancora di preoccuparsi se eventualmente Gillet e Gazzi possano essere squalificati, bisogna rinforzare la squadra perché le lacune che si sono evidenziate per tutto il girone d’andata non sono ipotesi, ma lampanti realtà e domenica c’è da affrontare il Siena e al Torino mancheranno, oltre ai lungodegenti Ogbonna e Santana, anche Darmian, Glik, Masiello, Gazzi e Vives per squalifica.