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Folgaria, Colantuono a tutta grinta

di Marina Beccuti

Folgaria - Salendo a Folgaria ci rendiamo conto che la struttura è sicuramente inferiore come caratura rispetto a Malles. I giocatori vengono portati dall’Hotel al campo con dei pulmini del comune, l’altro giorno erano “scortati” dai vigili urbani. Uno degli autisti del pulmino ha una certa età e lo chiamano Schumi per le sue spericolate manovre!

Come aneddoto è successo che, per problemi imprecisati, sabato sera un pulmino non riusciva a partire, così l’autista è sceso ma, per precauzione, ha tolto le chiavi dal quadro perché Ricky Vailatti aveva detto che voleva guidare lui. I giocatori avevano freddo perchè tutti sudati e fuori c’erano poco più di 9 gradi.Quando dicono che lavorano in palestra, in verità sono sotto una struttura di metallo tipo veranda coperta da un telone a ridosso di una casetta in muratura.

 

L’allenamento di Colantuono però è qualcosa di straordinario. Dopo gli esercizi di riscaldamento , si comincia con la palla, ma sempre come riscaldamento. Partitella a 2 squadre in cui si tira la palla solo con le mani ed i goal possono essere segnati solo di testa. Poi palla al piede, ma regole ben precise. La sua voce è forte e chiara  sta facendo delle cose che in tanti anni non ho mai visto negli allenamenti.

Paletti piantati nel campo per segnalare dei punti fermi da raggiungere: poi assegnazione di ruoli ( che credo alcuni dei nostri non ricordassero manco più che esistessero) mediani bassi,mediani alti, punte, mezze punte, trequartisti. Spiegati i ruoli , Cola, ha dato precise indicazioni sui movimenti che ogni comparto doveva assumere quando uno degli altri si muoveva per la “fittizia” azione sul campo.

E poi, a turno , sempre senza palla, chiamava a gran voce uno dei settori e tutti gli altri si spostavano in modo coordinato, raggiungendo i punti segnalati dai paletti. In seguito il mister modificava via via le posizioni per rendere fluido lo schema.

Poi dopo un certo numero di prove, ha dato la palla e gli stessi movimenti venivano svolti come una vera e propria azione con incitamenti del tipo: mettiamola dentro questa che è quella che può venire meglio.

 

Colantuono chiama i giocatori con soprannomi o con il nome di battesimo, tipo Gasba, Gora, li incita, li riprende e tiene a bada i tifosi: quando Elvis, nell’azione simulata, ha ciabattato la palla di gran lunga lontano dalla porta, non ha neanche atteso che Bruschetta finisse di tirare che si è rivolto a noi urlando: buoni, come dire, guai se vi esce un fiato, non vi permettete!

Quando Gasba ha perso una palla sotto porta gli ha gridato: te la devi mangiare quella palla. Gorobsov ha sbagliato un tiro e lui subito gli ha indicato che aveva sbagliato la posizione del corpo.

 

Insomma… Cola è un vero TUONO!

 

Paola Pecchiura, presente a Folgaria e moderatrice del sito www.albagranata.it


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