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Fontana: "Derby? Può succedere di tutto. Investitori arabi in Italia? Il nostro calcio non attrae più"

di Marina Beccuti

Jimmy Fontana, ex portiere del Toro, tifoso granata da sempre, ora agente Fifa, ha parlato della sua nuova carriera e del derby di questa sera a TorinoGranata e a Radio Beckwith. Chiacchierando della sua nuova attività ha chiarito che è meglio lavorare all'estero: "Per un agente Fifa sono cambiate molte cose dopo la legge Bosman. Io ho una quindicina di giocatori, tra italiani e stranieri ma, ad essere sincero, preferisco lavorare con i giocatori stranieri che con quelli italiani, oltre a costare meno sono anche meno viziati".

Viaggiando spesso negli Emirati Arabi (ultimamente a Dubai, ndr), Fontana ha osservato che il calcio italiano è sempre meno attraente per gli investitori stranieri: "Dai paesi arabi al momento non si può importare nulla, è più facile piazzare dei giocatori. Per quanto riguarda gli investimenti in Italia non se ne parla, il nostro calcio, anche a livello di immagine, è stato superato da quello inglese, spagnolo, tedesco e anche quello francese sta per per sorpassarci. Per cui un investitore arabo preferisce andare addirittura a comprare una squadra inglese di prima o seconda categoria, che prendere una società italiana".

Dunque il sogno dei tifosi granata di trovare lo sceicco che compra il Toro e ne fa un grande club rimarrà tale, anche se Cairo sta sicuramente facendo bene. "Appunto, Cairo, dopo gli errori iniziali, ha riportato il Toro ad un buon livello, grazie anche alla continuità con Ventura e Petrachi. Per cui va tenuto stretto come presidente, perchè imprenditori come lui nel calcio italiano ne sono rimasti pochi e lo straniero al momento non è attratto da noi. Penso che il Torino può rimanere in pianta stabile nella zona Europa League".

Parliamo di portieri, un ruolo che Jimmy conosce bene, arduo il compito di scegliere tra Padelli e Ichazo questa sera: "Sicuramente sì, se verrà scelto Ichazo non è di certo una bocciatura per Padelli, ma un normale turn over di Coppa. Però è chiaro che in un derby secco, come la partita di stasera, Padelli può dare maggiore esperienza. Non conosco l'attuale numero uno granata, ma non è facile fare il portiere del Torino, lo stadio e i suoi mormorii spesso frenano, lui comunque deve fare solo quello che gli richiede Ventura e non sentire i tifosi".

Tuttavia si parla di Sportiello al Torino: "Certamente l'atalantino è un portiere emergente ma ho la sensazione che l'Atalanta chiederà molti soldi e andrà in un club che punta allo scudetto. Donnarumma? Per far esordire un sedicenne ci vuole coraggio per cui poteva farlo esordire solo Mihajlovic, che è un tecnico straniero".

Riguardo ai giovani Primavera da inserire in prima squadra, Fontana la pensa come Longo: "Magari per i vari Parigini, Aramu, Barreca e così via, che si stanno facendo le ossa fuori, possono rientrare e giocare in prima squadra, oggi però passare dalla Primavera immediatamente con i grandi è dura. Purtroppo i campionati giovanili non sono ad un grande livello da noi in questo momento".

Nelle giovanili gioca un altro Fontana, sempre portiere: "Sì', mio figlio Tommaso continua e sempre in questo ruolo, gioca negli Under 15 guidati da Fogli".

Tra le procure di Fontana attualmente non ci sono giocatori del Torino, ma ha due ex come Lys Gomis e Valter Birsa, con quest'ultimo che sta facendo bene al Chievo: "Sì, Valter ha trovato l'ambiente giusto. Però al Toro sarebbe rimasto volentieri, perchè si era trovato molto bene. Se un giorno dovesse ripresentarsi un'altra occasione tornerebbe di corsa".

Per il derby di questa sera non è così pessimista: "Io ho vissuto sei derby, cinque li ho persi e uno pareggiato. Il Torino si è riposato e comunque, essendo una partita secca, tutto può succedere, anche il Toro che batte la Juve a casa sua!".

L'intervista integrale andrà in onda questa sera alle 20 e in replica venerdì alle 16,30 su Radio Beckwith, in streaming www.rbe.it

 

 


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