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Forza Lyanco da questo calvario ne uscirai più forte di prima

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Il ragazzo ha qualità e anche il physique du rôle indispensabile per un difensore centrale, un metro e ottantasette per settantacinque chili, però, Lyanco è perseguitato dalla sfortuna in questa stagione. Prima problemi con le tonsille e conseguente operazione, sette agosto scorso, e poi ben tre traumi tra caviglia destra e piede sinistro. Distorsivo alla caviglia destra con lesione parziale del legamento deltoideo il tredici ottobre, contusivo/distorsivo al mesopiede sinistro il ventiquattro dicembre e infine altro contusivo/distorsivo al piede sinistro, lo stesso già interessato dal precedente infortunio, ieri. Tutto questo ha portato il brasiliano a poter essere convocato sedici volte fra campionato e Coppa Italia su trenta partite e a disputarne in tutto sei, quattro in campionato, Udinese, Juventus e Verona da titolare e per l’intera gara e Spal dov’è stato costretto a uscire per infortunio al 47esimo, e due in Coppa Italia, Carpi e Roma da titolare e giocando tutta la partita. Nelle occasioni in cui ha potuto andare in campo il ragazzo, ha compiuto ventuno anni lo scorso primo febbraio, ha sempre fatto il suo dimostrando di avere i numeri per la serie A e si è fatto apprezzare sotto il profilo della personalità, dell’impegno e ha messo in mostra anche doti tecniche più che interessanti e una buona visione del gioco.

Lyanco è indubbiamente perseguitato dalla mala sorte da quando il ventinove marzo del 2017 ha firmato per il club granata. Nella passata stagione, pur arrivato subito al Torino, non aveva potuto giocare poiché non poteva essere tesserato fino al primo luglio, per carità questo stop forzato ci stava in quanto gli ha permesso di ambientarsi in Italia senza fretta e di iniziare a capire di che tipo è la realtà del calcio nostrano, ma è quello che gli è capitato dopo che lo sta penalizzando oltremodo senza che lui ne abbia alcuna colpa. L’ultimo infortunio rischia di tenerlo fuori almeno un mese, trattandosi oltretutto di una ricaduta e visti i precedenti è impensabile, per il suo bene, anche solo ipotizzare un recupero accelerato. Spiace proprio che Lyanco sia così tormentato dagli infortuni perché questo lo trattiene nel limbo delle promesse tarpandogli momentaneamente le ali e impedendogli di uscire dal novero delle promesse. In questa stagione è stato un po’ chiuso dalle prestazioni di N’Koulou e prima Moretti e poi soprattutto Burdisso, ma se non fosse stato bloccato dai ripetuti guai fisici sicuramente sarebbe stato capace di ritagliarsi spazi maggiori. Aumenta, quindi, il rammarico di saperlo nuovamente fuori dai giochi, ma gli si augura di cuore che possa guarire definitivamente e che poi Mazzarri gli conceda spazio continuativamente nel finale di stagione così potrà confrontarsi con il calcio italiano e c’è da scommettere che il ragazzo saprà sfruttare le sue doti mettendole al servizio della causa granata.