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Forza Toro riprenditi che domenica sera c’è la Roma dei record, daje!

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

“Ora ci aspetta la Roma: se in campo ci sarà il Toro del primo quarto d’ora ce la giochiamo. Se invece dovesse esserci quello dopo, allora prevedo la loro goleada”: queste parole sono di Giampiero Ventura e sono state pronunciate nel dopo partita con il Livorno e riportate oggi da Tuttosport in un articolo a pagina nove a firma Marco Bo. Ieri sera con il Chievo la Roma ha vinto la sua decima partita consecutiva in campionato divenendo la squadra numero uno per vittorie consecutive in Italia e a livello internazionale uguagliando il Manchester United, solo il Tottenham con una vittoria in più ha fatto meglio.

 

Non è neppure il numero di vittorie consecutive che impressiona e fa “paura”, se visto dalla sponda granata, ma il fatto che la Roma abbia incassato solo un gol, era il minuto trentanove della gara con il Parma (terza giornata, sedici settembre) e l’autore Biabiany. A fronte di questa rete subita la Roma ne ha realizzate ventiquattro andando a segno con undici giocatori diversi  (De Rossi, Florenzi, Pjanic, Ljajic, Totti, Strootman, Balzaretti, Benatia, Gervinho, Bradley e Borriello). Il Torino invece di gol ne ha incassati diciotto con una media di 1,8 a partita che è un valore da retrocessione, mentre ne ha realizzati sedici e in questo caso la media di 1,6 è decisamente molto più confortante, andando a segno con sette calciatori (Brighi, Cerci, D’Ambrosio, Immobile, Farnerud, Bellomo e Glik) e anche da questo punto di vista è positivo che più uomini trovino la via del gol. Se già i numeri precedenti sono molto indicativi della forza della squadra allenata da Rudi Garcia, il convincimento aumenta con il fatto che Totti con 26 assist guida la speciale classifica degli assist-man e che Pjanic lo segue al secondo posto con 22, mentre per trovare il primo granata, Cerci con 12, bisogna scendere fino alla trentesima posizione e per trovare il secondo è necessario continuare a scendere fino all’ottantesima, Immobile con 7. La solidità della Roma è anche spiegabile con il numero di palle recuperate Benatia 179 (dodicesimo posto), De Rossi 172 (quattordicesimo), Castan 164 (diciottesimo), il giocatore del Torino migliore sotto questo aspetto è Vives 157 (ventiduesimo) seguito da Moretti 147 (trentatreesimo) e da Darmian 109 (ottantesimo). La classifica marcatori invece vede un giocatore del Torino, Cerci al secondo posto con sette gol (quattro su rigore), davanti a uno della Roma, Florenzi dodicesimo con quattro (nessun rigore). Così come quella delle parate: infatti Padelli con 32 occupa il quarto posto mentre De Sanctis con 20 è al diciottesimo. Per fortuna del Torino e di Ventura domenica sera Garcia non potrà disporre di Totti e anche di Destro, infortunati, e di Castan, squalificato per un turno e molto probabilmente Gervinho non giocherà perché a oggi non ristabilito dall’infortunio. Ventura, invece, tra l’allenamento odierno e quello di domani oltre che dalla rifinitura di domenica mattina capirà se potrà disporre di Bovo, Rodriguez o Farnerud, mentre sono ancora out per infortunio Brighi e Larrondo e Vives sarà fermato per un turno dal giudice sportivo.

 

La Roma è la peggiore squadra che il Torino possa incontrare in questo momento, soprattutto perché i granata hanno subito un’involuzione sul piano del gioco e sembrano non essere capaci di passare dal piano delle conoscenze teoriche, voluto e richiesto da Ventura, a quello della traduzione in pratica delle azioni sul campo. A tutto questo va aggiunto che anche caratterialmente il Torino sembra fragile perché, come ampiamente evidenziato nella gara con il Livorno squadra tecnicamente e qualitativamente non superiore a quella granata, ha alternato un po’ di presunzione, come ammesso dallo stesso Ventura quando era in vantaggio di due reti a zero dopo otto minuti, a momenti di deconcentrazione permettendo al Livorno di riportarsi sul pareggio entro il trentatreesimo minuto e ad altri momenti di incapacità a riprendere in mano il pallino del proprio gioco, sostanzialmente quindi girando a bassi regimi e commettendo errori sia in fase difensiva sia in quella offensiva e perdendo troppi palloni e recuperandone troppo pochi. Anche se la Roma è l’avversario più ostico che debba essere affrontato dal Torino i granata hanno la possibilità di trovare uno stimolo nel dover giocare contro la squadra di Garcia, già solo la possibilità di essere i primi a provare a fermare i giallorossi dovrebbe galvanizzare e solleticare la truppa di Ventura. Per riuscirci però il Torino in campo non dovrà mettere solo le conoscenze, ma soprattutto la determinazione e la voglia di vincere perché se giocherà, come ha fatto nel derby, per il pareggio, o come ha fatto il Chievo, chiudendo tutti gli spazi in difesa e mantenendo quasi tutti i giocatori davanti alla propria area e ripartendo quando capitava l’occasione, finirà quasi sicuramente per perdere. A Roma si dice: chi non risica non rosica, un atteggiamento pavido e sparagnino votato a cercare il punticino non è da Toro e porta a disputare campionati mediocri con al massimo la salvezza conquistata con fatica nelle ultimissime giornate, i tifosi granata meritano ben altro. Meglio scendere in campo giocandosela a viso aperto e non avere nessun rimpianto che rintanarsi a ridosso della propria area e alla fine doversi leccare le ferite e vedere l’avversario che insegue un altro record, in fin dei conti, e lo si è visto con il Chievo, la Roma quando viene attaccata va un po’ in affanno e qualche rischio lo corre. Daje Toro!


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