Gasperini e la chiamata del Toro mai arrivata: quanti rimpianti
Guardi l'Atalanta e ti mangi le mani, Non è invidia, perché pratica da tempo un gioco efficace e meraviglioso. Ma piuttosto la sensazione dell'ennesimo buco nell'acqua della gestione societaria. Perché Gian Piero Gasperini a Torino, sponda granata, ci sarebbe anche venuto, non più tardi di quattro anni fa. Poi con la scusa di possibili contestazioni da parte dei tifosi per il suo passato juventino, mai negato ma messo da parte ogni volta che ha allenato altri (e mai la Juve), non se n'è fatto nulla. A costo di rendersi impopolari, Gasperini doveva essere convinto ad accettare il Toro, un vero affondo non è invece mai stato fatto.
Guardi l'Alalanta ma poi pensi che tutto sommato per Gasperini meglio così. Perché lì ha potuto costruire la squadra a sua immagina e somiglianza mentre qui probabilmente si sarebbe perso. Quello è un modello vincente in campo e solido economicamente fuori. Due caratteristiche che il Toro al momento non ha ed è difficile anche solo immaginare di poter imitare quel modello.